
Un week dedicato all’alimentazione e alla figura del biologo nutrizionista. L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, è in programma per sabato 23 e domenica 24 maggio e toccherà anche L’Aquila. L’appuntamento, in particolare, è a piazza Duomo, dalle 10 alle 18.
«La dieta degli italiani è in cerca d’identità – si spiega in una nota – Sono troppi i pasti consumati frettolosamente fuori casa e crescente la richiesta di comfort food. Questi i dati emersi dalla conclusa edizione della Giornata Nazionale del Biologo Nutrizionista 2014 svoltasi nel mese di maggio nelle quattro città campione: Bari, Milano, Napoli e Roma. In Italia una persona su tre è al di sopra del proprio peso ideale. Al problema della malnutrizione sono correlate disfunzioni metaboliche che possono minare la salute della popolazione, ma anche incidere sulla spesa sanitaria. Una capillare opera di prevenzione primaria attraverso l’educazione alimentare e la pronta correzione delle cattive abitudini dello stile di vita consentirebbero di intervenire prima dell’insorgenza della patologia».
«Secondo i dati rilevati dall’Istat nel 2013 – si spiega ancora nella nota – la quota di persone obese o in sovrappeso è aumentata negli ultimi dieci anni, dal 42,4% nel 2001 al 44,5% nel 2011 tra le persone con 18 anni e più. Le differenze di genere si mantengono marcate nel tempo, con uno svantaggio per gli uomini di 21,1 punti percentuali nel 2011. Sebbene la percentuale di persone in eccesso di peso cresca al crescere dell’età, è tra i più giovani che l’aumento della prevalenza di eccesso di peso negli ultimi dieci anni risulta più marcato. Patologie correlate all’obesità quali l’ipertensione, l’intolleranza glucidica, il diabete, la steatosi epatica, solo per citare qualche esempio, non sono più esclusive delle persone adulte ma iniziano, in maniera preoccupante, a interessare i bambini in età scolare. Così come pasti consumati frettolosamente, fuori casa e ritmi di vita incalzanti portano a scegliere junk food, fast food, maxi porzioni, alimenti iperconditi e bibite zuccherate. Per questo è fondamentale l’educazione alimentare».
Con questa idea è nato il progetto della Giornata Nazionale del Biologo Nutrizionista, che nella prima edizione del 2014 ha visto schierati cento biologi nutrizionisti, che hanno prestato volontariamente e gratuitamente la loro opera professionale all’interno di stand organizzati in più studi di consulenza. Sono state fatte, a chi le ha richieste, interviste alimentari e dello stile di vita, valutazioni antropometriche e dello stato nutrizionale.
«Alcuni punti critici dell’alimentazione e dello stile di vita vanno attentamente valutati e prontamente corretti – sottolineano gli organizzatori dell’iniziativa – In questo modo si può intervenire prima dell’insorgenza della patologia, con notevole risparmio per la spesa sanitaria. Questa priorità rappresenta l’obiettivo prefissato dai Biologi Nutrizionisti pienamente, consapevoli dell’importanza di replicare l’esperienza professionale dello scorso anno, intervenendo questa volta su tutto il territorio nazionale, così da ampliare il coinvolgimento e l’interessamento dei cittadini».
«I dati rilevati nel 2014 nelle quattro città campione evidenziano errori nelle abitudini alimentari che vanno valutati e corretti per una sana alimentazione – si evidenzia ancora nella nota – Tra i principali: prima colazione scarsa o assente; consumo di acqua insufficiente per fascia di età e stile di vita; scarso anche il consumo di frutta, in alcuni casi quasi assente, e di verdura; carne e derivati animali in eccesso; disabitudine diffusa al consumo di legumi; frequente sostituzione di pranzo e cena con pizza da asporto; scarso anche il consumo di prodotti integrali e di farine alternative al grano e diseducazione al movimento (dipendenza da schermi, disabitudine o impossibilità di giocare in strada)».
«Il ministro Beatrice Lorenzin – sottolineano i portavoce dell’iniziativa – ha inviato all’ENPAB una lettera di apprezzamento per l’evento della Giornata Nazionale 2014, sostenendo il progetto per l’importanza della sua finalità. Sostegno che ha rappresentato e rappresenta un sicuro incoraggiamento nella riconferma dell’iniziativa anche per questo anno 2015».
In occasione della giornata del biologo nutrizionista 2015,
oltre 600 biologi nutrizionisti professionisti iscritti ENPAB saranno nuovamente impegnati su tutti i capoluoghi di regione, con le seguenti finalità: «prestare un servizio sociale sul territorio di prevenzione primaria in cui saranno rilevate le abitudini alimentari e di stile di vita della popolazione, con l’occasione saranno forniti consigli individuali e materiale informativo; sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione del sovrappeso e dell’obesità; raccogliere dati utili alla rilevazione stato nutrizionale della popolazione e all’individuazione dei principali errori alimentari e dello stile di vita e far conoscere la figura professionale del biologo nutrizionista e il suo compito cruciale nella prevenzione primaria di obesità, sovrappeso e patologie a queste correlate».
{{*ExtraImg_243408_ArtImgRight_300x450_}}Il progetto Giornata nazionale del biologo nutrizionista 2015, “il biologo nutrizionista in piazza”, memore del successo dell’iniziativa pilota del 2014, si prefigge di continuare diffondere la cultura di una sana ed equilibrata alimentazione e di un corretto stile di vita. «Riguardo al quadro di malnutrizione per eccesso che interessa la popolazione italiana, e le importanti patologie a esso correlate – spiegano i promotori dell’iniziativa – diviene infatti sempre più essenziale un’azione di educazione alimentare. Linee guida per una sana e corretta alimentazione, e stile di vita, che interessino tutte le fasce della popolazione, dai più giovani ai più anziani, come forma di prevenzione primaria, al fine di agire prima ancora che il problema del sovrappeso si manifesti con le sue negative conseguenze.
Molte persone compiono degli errori alimentari non eclatanti e manifesti, ma sottili e spesso taciuti. Diviene a tal proposito di fondamentale importanza il lavoro del nutrizionista che renda consapevole e cosciente la persona, attraverso un’attenta analisi delle abitudini alimentari e del suo stile di vita, degli errori alimentari e dei rischi potenziali a essi connessi. Molto spesso, inoltre, non si valuta in maniera obiettiva la propria situazione di sovrappeso, tralasciando aspetti fondamentali come l’apporto di sale, la corretta alternanza negli alimenti, un apporto adeguato di prodotti vegetali protettivi come frutta e verdura, l’indicazione della corretta preparazione degli alimenti per preservarne le proprietà nutrizionali, le linee guida alimentari dedicate ad ogni fascia di età e specifica condizione (età evolutiva, gravidanza, allattamento, sport, menopausa, età senile e così via)».
«La prevenzione e l’educazione alimentare – conclude la nota – sono al momento gli unici strumenti per favorire il benessere di una popolazione in cui l’obesità e le sue critiche conseguenze continuano a destare preoccupazione e a rappresentare una spesa sanitaria considerevole. Con questa finalità i biologi nutrizionisti, con una partecipazione più ampia, presteranno il loro contributo professionale volontario e gratuito per la popolazione che ne farà richiesta, anche nel 2015».