
«Oggi abbiamo lanciato all’Italia un grandissimo segnale di rispetto per l’ambiente e chi temeva che questa potesse essere la ‘solita manifestazione’, è stato smentito. Negozi aperti, commercianti che applaudivano, neanche un pennarello che ha sporcato un muro: ora la politica rispetti noi. E se voi a Roma non ve ne siete accorti, ora fatevelo raccontare». E’ quanto ha detto dal palco della manifestazione ‘No ombrina’ Franco Mastrangelo, uno degli organizzatori della giornata di Lanciano contro il petrolio in Adriatico.
«Siamo in 50 mila per una grandissima dimostrazione di civiltà, di rispetto per la democrazia, e voi, a Roma, non potete non tenerne conto – ha proseguito Mastrangelo – non accetteremo scelte calate dall’alto perché – dice sempre rivolgendosi al governo – qualcuno non ha ancora capito che la storia di Ombrina finisce qui, oggi», chiude Mastrangelo, in una piazza Plebiscito flagellata da un violento temporale che però non ha spento l’entusiasmo dei manifestanti.
«Luciano D’Alfonso, in tanti ti hanno creduto, quando in campagna elettorale avevi giurato che avresti fermato gli ufo, ossia le trivelle in mare. E ora Luciano che ci dici?». Mastrangelo, durante il discorso, si è rivolto direttamente al presidente della Giunta regionale.
«Devi delle risposte a quelli che ti hanno creduto e che si sono fidati di te e che vogliono continuare a fidarsi di te. Usa il tuo potere politico – ha proseguito – datti una mossa, perché questa è l’ultima chance», ha concluso l’oratore di Piazza Plebiscito.
IL SINDACO DI LANCIANO: «QUESTA TERRA DICE NO. VERSO UNA NUOVA RESISTENZA» – «Questa terra ha lottato contro il nazifascismo, si è ribellata ai tedeschi, ha dato vita all’epopea dei partigiani della Brigata Maiella: il Governo deve capire che non accetteremo che la nostra terra diventi un distretto minerario. Per noi questa è una nuova Resistenza». È il duro attacco del sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, dal palco della manifestazione No Triv di Lanciano.
Pupillo, sindaco del Pd, lancia anche una frecciata a quei «deputati del Pd abruzzese che oggi qui non si sono fatti vedere, e sono quelli che hanno votato il ‘sì’ alle trivelle di Ombrina Mare con lo Sblocca Italia: il nostro ‘no’ è anche neo ricordo di quei martiri della resistenza che hanno caratterizzato la nostra storia», ha concluso Pupillo.
IL FRUTTO DELLA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA: Assemblea nazionale per studiare le strategie da attuare contro lo ‘Sblocca Italia’ a Pescara dopo il successo di ieri della manifestazione ‘No Ombrina’ con 50 mila persone che hanno invaso Lanciano (Chieti) per dire ‘no’ ad un Abruzzo distretto petrolifero e ‘no’ all’Adriatico costellato di piattaforme offshore.
Tra i vari punti che saranno affrontati da associazioni, movimenti e cittadini nel corso dell’appuntamento spiccano la percorribilità della proposta di due referendum, uno sulla revisione costituzionale in atto, in particolare quella dedicata al riparto delle competenze legislative e amministrative tra Stato, Regioni e Enti locali, l’altro sullo ‘Sblocca Italia’; l’organizzazione di iniziative collettive ‘spot’ coordinate su scala nazionale e cadenzate nei prossimi mesi sui diversi temi toccati dal decreto (acqua, bonifiche, inceneritori, idrocarburi); l’elaborazione di una strategia giudiziaria che possa prevedere una sorta di ‘class action’, con impugnative che sollevino una o più questioni di legittimità davanti alla Corte costituzionale.