
di Roberta Galeotti
Lancia il suo blog nel web ‘Maperò‘ la giornalista del [i]Messaggero[/i] che da anni segue la politica regionale. Opinionista stimata, Lili Mandara affida alla rete le sue riflessioni e la sua esperienza.
«La giornalista l’ho fatta per trent’anni – scrive di sè -, in un grande giornale. Mi sono occupata di cose importanti e meno importanti. Io, da Pescara, sono stata presa e mandata a fare l’inviato per seguire fatti di cronaca da prima pagina. L’inviatina accanto agli inviati veri. E non capita a tutti,quando fai la giornalista periferica. Quindi, deduco, sono brava. Poi il grande giornale e’ diventato meno grande e anche un po’ ingrato. E così me ne sono andata».
Inizio effervescente per la brillante giornalista pescarese che subito mette a nudo un [i]discusso legame regionale[/i] tra il sottosegretario Camillo D’Alessandro e sua moglie Elena Tiberio, responsabile dei fondi di Abruzzo Sviluppo utilizzati per lanciare Casa Abruzzo all’Expò.
«La Regione Abruzzo tiene famiglia – si legge nel suo primo pezzo di punta su Maperò [url”Tra moglie e marito metti l’Expò”]http://www.lillimandara.it/tra-moglie-e-marito-metti-lexpo/[/url] -. E poi dici che la coppia è in crisi. Manco per niente: la moglie del sottosegretario Camillo D’Alessandro, Elena Tiberio, diventa il referente cardine dell’Expo come responsabile Ricerca e innovazione di Abruzzo sviluppo, società in house della Regione. Moglie e marito expottimisti a pieno titolo. Ma non è un caso isolato: Il presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio pochi mesi fa ha nominato nel suo staff la moglie del vice sindaco di Avezzano (il sindaco è il fratello) Donatella Ciaccia, mentre il neo presidente della Commissione Statuto Alberto Balducci ha fatto avere alla moglie un incarico dal Comune di Pescara (gratuito, per carità, si affrettano a precisare dopo le polemiche).
E adesso la moglie del sottosegretario. È lei, tramite Abruzzo sviluppo, che ha organizzato per esempio le sfilate del Mastrogiurato e degli sbandieratori di Sulmona, e’ sempre lei che ha ideato la mostra sulle Regioni, così divisa: potenza del saper fare, potenza della bellezza, potenza del limite 1, potenza del limite 2. Potenza delle famiglie, in conclusione.
La storia comincia sei mesi fa: la smania degli expottimisti per l’Expo (si sono auto-definiti così i dalessandro boys), è tale che a ottobre 2014 la Regione approva la rimodulazione dei fondi statali destinandone due milioni all’esposizione milanese. Altri soldi in cassa non ce ne sono, ma i fondi Fsc servirebbero per la verità al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese. Insomma è un fondo per le aree sottoutilizzate, da destinare soprattutto al lavoro, vera emergenza della Regione. Non solo: essendo fondi statali dovranno essere rendicontati e se il loro utilizzo per l’Expo non dovesse essere approvato, l’Abruzzo si troverebbe con due milioni di debito in più.
Comunque, una volta trovati i soldi, ad aprile scorso la Regione affida ad Abruzzo sviluppo soprattutto, e alle Università abruzzesi, la gestione dell’Expo. L’expottimismo sale a mille: in effetti l’affidamento alla società in house comporta l’aggiramento di gare e appalti, ma proprio perchè è una società in house a gestire l’Expo, la Regione dovrebbe esercitare il controllo su tutte le sue attività».
In bocca al lupo a Lilli Mandara da tutta la redazione de IlCapoluogo [url”Tra moglie e marito metti l’Expò”]http://www.lillimandara.it/tra-moglie-e-marito-metti-lexpo/[/url]!
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