Cup Asl: Operatori in stato di agitazione. Lavoro a rischio

I lavoratori del CUP aziendale (centro unico di prenotazione) della ASL L’Aquila-Avezzano-Sulmona oggi non andranno a firmare il contratto con la nuova società di gestione, la Gpi che subentra alla Coop Capodarco, perché i loro contratti lavorativi, inizialmente a tempo indeterminato, diventeranno contratti a termine.
Sono in stato di agitazione per le incertezze del loro futuro lavorativo.
Sono 100 in tutto, di cui 42 sull’Aquila.
Inoltre, la nuova società avrebbe chiesto agli operatori anche un periodo di prova abbastanza importante.
Periodo di prova in cui ci saranno delle scremature.
Su questo abbiamo contattato il manager della Asl 1 Giancarlo Silveri, che risponde: «Chi ha lavorato seriamente, non deve temere il periodo di prova».
Il manager si riferisce a situazioni particolari che hanno visto coinvolti 3 operatori aquilani in procedimenti disciplinari.
Da mesi i lavoratori del centro unico di prenotazione vedono incerta la loro posizione. Anche con la Coop Capodarco lo scorso marzo si erano visti recapitare delle lettere di prelicenziamento.
La Coop Capodarco ha lavorato al servizio dell’azienda sanitaria a partire dal 2007 e ha gestito il front office dell’ospedale del capoluogo dove sono attive 12 postazioni. Al momento sono impiegati 31 operatori a tempo indeterminato e 11 con contratto a termine. Dall’inizio dell’anno la cooperativa ha fornito il servizio grazie a proroghe mensili.
Nemmeno adesso, dopo una gara d’appalto ricca di controversie, vinta dalla Gpi, i lavoratori possono tirare un sospiro di sollievo.
[i]framar[/i]