
di Lorenzo Di Cola
Il Derby della Capitale si accende nel secondo tempo, con la Roma inizialmente in vantaggio grazie ad una rete di Iturbe. Dopo pochi minuti, la squadra di Pioli agguanta il pareggio, ma si fa superare nuovamente da Yanga-Mbiwa quasi allo scadere.
LAZIO
MARCHETTI 5.5: viene chiamato in causa in una sola occasione e si fionda sul colpo di testa di Yanga-Mbiwa con una reattività degna del miglior Ricky Alvarez. MOVIOLA IN CAMPO
BASTA 5.5: gioca 60 minuti ad altissimi livelli; quando si rende conto che Basta così, dà il via libera a Iturbe nell’azione dell’1-0. STOP
DE VRIJ 6: a fine primo tempo non cambia la divisa perché il compito di marcatura su Totti non lo fa neanche sudare. DRYFIT
GENTILETTI 5: visibilmente in difficoltà, soffrirebbe anche gli scatti di Montolivo e Thiago Motta con le caviglie malridotte. BRADIPO
LULIC 4.5: per ogni derby prepara una maglietta celebrativa da sfoggiare dopo un goal. Dopo la quasi espulsione, Pioli va a prenderlo per un orecchio e lo porta con sé in panchina. RACCOMANDATO – dal min. 55 CAVANDA 5.5: per il bene dell’umanità, non usa il sinistro neanche quando deve scendere dal pullman della squadra. SENSO UNICO
PAROLO 6: le convinte dichiarazioni di vittoria che rilascia nell’intervallo lasciano presagire un grande secondo tempo da parte dei suoi. A fine gara non avrà nulla da dichiarare. SENZA PAROLO
BIGLIA 5: quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. A pochi minuti dal termine verrà sostituito sotto gli occhi di Lotito che lo condannerà a morte rivolgendo il pollice verso il basso. GIUSTIZIATO – dal min. 78 CATALDI s.v.
CANDREVA 6: atleta incredibile, i 10 giri di corsa del raccordo anulare che compie ogni giorno portano i loro frutti. MARADONETA
MAURI 5: arriva al derby malconcio dopo una serata finita male alla Snai per colpa del goal al novantacinquesimo di una squadra di seconda serie bielorussa. BET AND LOST – dal min. 75 DJORJEVIC 6: entra per dare ai suoi tifosi l’illusione del momentaneo pareggio biancoceleste. BLUFF
FELIPE ANDERSON 5.5: decide di ricoprire il ruolo di spettatore ma, quando stabilisce che la Lazio deve segnare, prende palla e dà il via all’azione del goal dell’1-1. MAGO
KLOSE 6: arriva al derby a digiuno da tre giorni e nella parte iniziale del match si divora un goal già fatto. PREDATORE
ROMA
DE SANCTIS 6: si rade completamente per cambiare look e far parlare di sé ma non c’è anima pia che lo nomini. NON CALCOLATO
TOROSIDIS 6: Garcia continua a schierarlo sulla fascia destra ed il povero Maicon lo guarda dalla panchina rendendosi conto di quanto sia caduto in basso. DISASTRO
MANOLAS 6.5: il difensore risulta essere l’unica parte della Grecia indenne dalla crisi e si rivela uno dei migliori interpreti del Derby in questione. SALVAEURO
YANGA-MBIWA 7: segna un goal più inaspettato di una gelata in pieno Agosto ed entra nella storia dei derby della Capitale. MAPOU GUARDA
HOLEBAS 5.5: soffre Basta nel primo tempo perché ogni volta che lo attacca il Romanista urla “basta” con l’intento di chiedere pietà. PELLEGRINO
KEITA 6: il centrocampista ex Barcellona sembra un altro giocatore e, quando Garcia decide di sostituirlo, fa fatica a riconoscerlo tra i 22 in campo. SEYDOU KEITA? – dal min. 68 PJANIC 6.5: entra e mette a disposizione il giusto tasso di qualità-delinquenza che serve alla Roma per portare a casa il Derby. ASSO DI BRISCOLA
DE ROSSI 6: a fine gara spiega con lucidità cosa hanno fatto i suoi durante la partita e riconosce che dall’anno prossimo bisognerà lavorare di più per migliorare. BOCCA DELLA VERITÀ
NAINGGOLAN 7: nel primo tempo sembra un po’ sottotono e subisce la supremazia dei colleghi biancocelesti. Nella ripresa si ispira al Tevere quando diluvia e diventa incontenibile. STRARIPANTE
FLORENZI 6.5: schierato come punta esterna nel tridente giallorosso, vince il titolo di giocatore più duttile della storia del calcio italiano dopo Javier Zanetti. ETERNO SECONDO
TOTTI 5: ormai, tra selfie e magliette varie, la sua presenza nel derby fa notizia soltanto nei momenti di celebrazione. ONNIPRESENTE – dal min. 61 IBARBO 6.5: entra col piglio sbagliato ma, quando Garcia lo minaccia di presentarlo a Salvini, inizia a giocare e serve l’assist a Iturbe. SOTTO RICATTO
ITURBE 6.5: prende più sberle dopo aver segnato il goal che in una intera gioventù vissuta nei quartieri malfamati di Buenos Aires. PESTATO – dal min. 84 DOUMBIA s.v.