Operatori Cup, si scaldano gli animi

27 maggio 2015 | 20:26
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Operatori Cup, si scaldano gli animi

di Francesca Marchi

E’ stato un pomeriggio di tensione per i lavoratori che prestano servizio presso gli sportelli CUP (centro unico di prenotazione) delle aziende sanitarie abruzzesi.

Come anticipato ieri da [i]IlCapoluogo.it[/i] gli operatori non hanno firmato il contratto di lavoro con la nuova società di gestione. Si tratta della Gpi Spa di Trento subentrata alla vecchia Coop Capodarco.

I contratti lavorativi a tempo indeterminato sono diventati contratti a termine. Contratti di sei mesi giunti senza alcun preavviso. I lavoratori non ci stanno. E non cedono nemmeno ai ricatti della ditta che dice: «O firmate o siete fuori».

{{*ExtraImg_243981_ArtImgRight_300x225_}}Oggi i 32 lavoratori aquilani si son riuniti in Via Aldo Moro all’Aquila, insieme alle istanze sindacali. Sono arrivate anche le forze dell’ordine, dopo che «dalla nuova società è stato negata la ricevuta per accettazione del contratto, venendo meno in questo modo a un diritto del lavoratore», come ci spiega Teresa Circi, dirigente sindacale Uil.

Con i lavoratori anche il segretario provinciale dell’Aquila Giuliana Vespa, che ribatte: «la direzione della Asl aquilana non è riuscita a tutelare i lavoratori. Abbiamo presentato una richiesta alla Direzione Territoriale del Lavoro che ha convocato le parti per il prossimo 4 giugno. Dovranno rispondere di tutte le norme cui hanno contravvenuto – ha aggiunto – Il lavoratore con la maggiore anzianità lavora al Cup da 12 anni, quello con l’anzianità minore da 8, non possono vedersi proporre un contratto a tempo determinato di soli 6 mesi. La nuova società ha contravvenuto a tutte le norme e persino al capitolato».

{{*ExtraImg_243982_ArtImgRight_300x225_}}La lotta dei sindacati va avanti da mesi.

Una diffida da parte dell’UGL era già arrivata lo scorso 12 maggio, ne segue un’altra delle Federazioni Regionali di CGIL CISL e UIL.

«Entro domani aspettiamo la convocazione o li denunceremo per comportamento antisindacale – continua la Circi – E’ necessario riaprire il tavolo della trattativa, interrotto senza preavviso, se questo non avverrà entro domani, che è il termine ultimo, daremo immediato mandato ai propri uffici legali al perseguimento in giudizio di condotta antisindacale».

I sindacati, inoltre, ci tengono a precisare che son stati tenuti fuori dalle riunioni tra dipendenti e Gpi Spa.

Intanto il sindaco Massimo Cialente, che raggiunge gli esponenti dell’Ugl telefonicamente, si dice vicino ai lavoratori.

Dei 32 solo uno ha deciso di firmare il contratto a tempo determinato.

{{*ExtraImg_243983_ArtImgRight_300x225_}}Ciò che preoccupa di questo “periodo di prova” sono le possibili mancate proroghe dei contratti, una volta terminati i sei mesi.

Il manager della Asl 1 Giancarlo Silveri ha dichiarato: «Chi ha lavorato seriamente, non deve temere».

Gli operatori aquilani coinvolti in procedimenti disciplinari si sentono tirati in ballo.

In tutto questo caos e malumore trova spazio anche una abbondante dose di sospetto secondo cui «la motivazione dei contratti a termine sarebbe legata a una parte del personale che si vuole licenziare. I provvedimenti disciplinari non sono condanne».

Intanto i lavoratori pensano a un sit-in nei prossimi giorni.