
Il gup del tribunale di Pescara, Maria Carla Sacco, ha accettato le richieste di rito abbreviato, condizionato all’audizione di esperti in materia ambientale, presentate dai legali dei cinque imputati nel processo Bussi Bis, relativo alla mega discarica dei veleni scoperta nel 2007 a Bussi sul Tirino (Pescara).
Il procedimento è uno stralcio del filone processuale principale: sotto accusa Giorgio D’Ambrosio, ex presidente dell’Ato, Bruno Catena, ex presidente dell’Aca, Bartolomeo Di Giovanni, direttore generale dell’Aca, Lorenzo Livello, direttore tecnico dell’Aca, Roberto Rongione, ex responsabile del servizio Sian della Asl di Pescara, tutti chiamati a rispondere del reato di distribuzione di acqua avvelenata.
Il gup ha respinto la richiesta degli avvocati difensori, che avevano chiesto la modifica del capo d’imputazione in distribuzione di acqua adulterata.
I legali della difesa hanno nominato, in qualità di esperti, Gaetano Fara e Lino Prezioso, mentre il pm Anna Rita Mantini ha indicato tre esperti dell’Istituto superiore di sanità. Il gup ha respinto alcune eccezioni di costituzionalità presentate dalla difesa e ha ammesso tutte le parti civili, tra le quali figurano il ministero della Salute, l’Aca, la Regione Abruzzo, i Comuni di Pescara, Manoppello (Pescara) e Castiglione a Casauria (Pescara), il Wwf e la onlus Anpana. Sono state fissate le date delle prossime udienze, che si terranno a partire dal 16 settembre fino al 20 ottobre.