
di Claudia Giannone
Presa di posizione, da parte della Regione Abruzzo, su una questione molto delicata: si torna, infatti, sul tema della centrale biomasse di Bazzano. Dopo le tante voci giunte dal Comune dell’Aquila, anche il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e l’assessore all’Ambiente Mario Mazzocca vogliono esprimere la loro opionione su un argomento spinoso che, per anni, ha dato molti pensieri al capoluogo abruzzese.
Questa mattina, in seguito a ‘tardive’ verifiche tenutesi in questo periodo, riguardanti la pericolosità del terreno su cui sarebbe dovuto sorgere l’impianto, i due rappresentanti hanno concordato con il Comune, esprimendo parere negativo di compatibilità urbanistica. L’atto, che sarà pubblicato a breve, renderà evidente alla comunità della regione intera quella che è stata l’attività svolta in questo periodo. Come afferma lo stesso assessore Mazzocca, la volontà è quella di espletare il mandato nella sua totalità e complessità, per far comprendere che il loro dovere è anche quello di interessarsi a questi aspetti, che riguardano l’idea di sviluppo come regione.
{{*ExtraImg_244023_ArtImgRight_300x168_}}«C’è una grande soddisfazione da parte nostra – ha spiegato il consigliere Pietrucci – siamo all’epilogo di una battaglia che ci ha visto protagonisti da anni. L’assessor Mazzocca ha dimostrato tutta la sua sensibilità su temi così cari, ha avuto un ruolo da protagonista nella gestione di situazioni molto complesse».
Il pronunciamento favorevole del Comune risalente al 30 maggio 2010 viene quindi stravolto e in seguito ad esso anche la Regione esprime la propria opinione: dannosa per l’ambiente e per la salute delle persone la realizzazione della centrale, che non potrà essere edificata anche per questioni del territorio.
«Abbiamo fatto un lavoro straordinario – ha proseguito il consigliere – si trattava di un grosso scempio sul territorio aquilano in un momento particolare di ricostruzione. Si tratta di un territorio sul quale si è rilocalizzata la popolazione. Inoltre, sarebbe stata una follia a livello di salute: i gas e le micropolveri della centrale si sarebbero mescolate a tutta la polvere purtroppo già presente per i crolli e le demolizioni dei palazzi».
Una politica che verrà messa in atto anche per altri temi, come Powercrop e Ombrina Mare: una politica, come affermato successivamente da Pietrucci, attenta ad ascoltare, che si impegnerà per proseguire su questa linea guida.
«Nessuno dovrà mettere il cappello su questa battaglia: è una battaglia della città, oggi la vittoria è dell’intero territorio. Il nostro compito è quello di evitare che altri privati vengano in questa regione con l’intenzione di mettere in atto il proprio volere: dobbiamo arginare e fare battaglie contro questi scempi».
La decisione del Consiglio di Stato prevista per il 7 luglio: dopo la sentenza del TAR e i pronunciamenti negativi di Comune e Regione, ci sarà la maggiore possibilità di una decisione condizionata.