Agguato nel Teramano, freddato 35enne

8 giugno 2015 | 09:46
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Agguato nel Teramano, freddato 35enne

Sparatoria ieri sera, poco prima della 22,30, in via Vasco de Gama, angolo via Battisti, a Martinsicuro (Teramo) nella zona del quartiere Tronto. Il bilancio parla di un morto ed un ferito.

La vittima si chiamava Roberto Tizi, 35 anni, domiciliato nel comune rivierasco abruzzese. E’ stato freddato dalla pistola di qualcuno che forse conosceva o con il quale aveva avuto recentemente un diverbio e che poi è fuggito, mentre con la moglie sembra si accingesse a salire sulla Renault Clio grigio vecchio tipo.

Si tratterebbe di un agguato. I colpi esplosi, stando ad alcune testimonianze, sarebbero stati tre. La donna è stata sfiorata da una pallottola che l’ha ferita di striscio: è stata trattenuta in caserma a Martinsicuro per essere ascoltata dai carabinieri e poi rilasciata.

L’uomo è deceduto poco dopo l’arrivo dei soccorsi – 118 e Croce Verde di Villa Rosa di Martinsicuro – che hanno tentato inutilmente di rianimarlo. Uno dei colpi esplosi contro di lui lo ha raggiunto alla testa.

Le indagini coordinate, dal pm Bruno Auriemma, sono affidate ai carabinieri del reparto investigativo di Teramo e della Compagnia di Alba Adriatica.

E’ CACCIA ALL’UOMO – I carabinieri danno la caccia ad un albanese che dopo l’omicidio avvenuto a Martinsicuro ieri sera si è reso subito latitante.

Saprebbero chi è e già nelle ore immediatamente successive all’assassinio è stato cercato nei luoghi abitualmente frequentati, ma senza esito.

E’ con l’extracomunitario che Roberto Tizi avrebbe avuto un diverbio precedentemente.

Ma presente all’agguato non ci sarebbe stato solo l’assassino. Stamane, intanto, sarà effettuata la ricognizione cadaverica da parte dell’anatomopatologo Giuseppe Sciarra che si trova all’ospedale di Teramo dove e’ stato trasportato il corpo senza vita della vittima. A Sciarra il pm formalizzerà l’incarico per l’esame autoptico. L’unica testimone capace di ricostruire la dinamica dell’accaduto resta la compagna 47enne di Roberto Tizi, lievemente ferita ad una gamba, che era con lui in auto quando c’è stato l’agguato. Discordanti altre testimonianze relativamente ai numeri di colpi esplosi.

INDIVIDUATO IL PRESUNTO ASSASSINO, E’ UN 49ENNE DI ORIGINE ALBANESE – I carabinieri potrebbero mettere fine alla latitanza del presunto assassino di Roberto Tizi. Il killer, un albanese di circa 49 anni, è stato individuato ma non rintracciato. Sanno di chi sia lo straniero che ha freddato a bruciapelo il 35enne domiciliato a Martinsicuro (Teramo), ieri, intorno alle 22,30 in via De Gama. Tutte le forze dell’ordine sono coinvolte alle ricerche dell’extracomunitario ovviamente irreperibile dal momento del delitto. Avrebbe agito da solo. Alla base del delitto ci sarebbero futili motivi.

Tizi ed il suo assassino si conoscevano ma fra i due i rapporti erano tesi. L’ultima volta la vittima potrebbe avere incontrato l’albanese in un locale pubblico dove fra i due sono state scintille poi sopite. Non si esclude, secondo le voci in circolazione a Martinsicuro, che il ricercato albanese sia stato malmenato, proprIo ieri sera, da Tizi e che per lavare l’onta, poco più tardi, gli abbia teso l’agguato uccidendolo.

LE RICERCHE HANNO DATO ESITO NULLO – Sono proseguite per tutta la notte le ricerche dell’albanese ritenuto il killer di Roberto Tizi (e non Pizi come si era appreso in precedenza), l’uomo di 35 anni ucciso a colpi di pistola nell’auto condotta dalla moglie, sotto casa, ieri sera a Martinsicuro.

I Carabinieri del reparto operativo provinciale di Teramo e del nucleo operativo di Alba Adriatica (Teramo) hanno effettuato perquisizioni in abitazioni di albanesi tra Martinsicuro, Alba Adriatica e Porto d’Ascoli (Ascoli Piceno). Controlli anche nella zona della darsena dove l’albanese ha dimora abituale, ma al momento tutti senza esito.

IL POSSIBILE MOVENTE – Intanto una prima ricognizione cadaverica avrebbe rivelato che Tizi è stato raggiunto da almeno due colpi di pistola calibro 6,35 al volto, un terzo non lo ha raggiunto, ma nel suo tragitto, nell’abitacolo della Renault Clio, ha ferito di striscio a un ginocchio la moglie della vittima. Quanto al movente, una delle ipotesi più accreditate è quella della ritorsione, maturata dopo il violento litigio nel corso del quale l’albanese sarebbe stato ferito in maniera leggera, circa due ore prima dell’agguato, avvenuto nei pressi di un bar vicino all’abitazione di Tizi, in via Vasco da Gama, luogo dell’omicidio. Sembra che i due si conoscessero da tempo. L’autopsia, disposta dal magistrato Bruno Auriemma, dovrebbe tenersi mercoledì.