Calcioscommesse, bufera su gara Savona-Teramo

10 giugno 2015 | 09:30
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Calcioscommesse, bufera su gara Savona-Teramo

La Polizia ha notificato stamani 5 avvisi di garanzia ed eseguito altrettante perquisizioni domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Catanzaro sul calcioscommesse.

Al centro delle nuove indagini la gara Savona-Teramo di Lega Pro che ha consentito agli abruzzesi di ottenere la promozione in serie B.

Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Ansa, ci sarebbero anche il collaboratore tecnico del Parma ed ex direttore sportivo della Ternana Giuliano Pesce, 50 anni, e il presidente del Teramo Luciano Campitelli (59), tra i cinque nuovi indagati dell’inchiesta sul calcioscommesse coordinata dalla Dda di Catanzaro e condotta dalla squadra mobile con lo Sco di Roma. Avrebbero poi subito perquisizioni e ricevuto un avviso di garanzia il ds del Teramo Marcello Di Giuseppe (47), quello del Savona Marco Barghigiani (52) e il calciatore del San Paolo Padova Davide Matteini (33).

PS, 30 MILA EURO PER COMBINE SAVONA-TERAMO – Trentamila euro: sarebbe stato questo il prezzo per combinare la gara Savona-Teramo del 2 maggio scorso, vinta dagli abruzzesi, che con quel successo hanno ottenuto la promozione in serie B dalla Lega Pro girone B con una giornata di anticipo. E’ quanto emerge dalle indagini condotte dalla squadra mobile di Catanzaro in collaborazione con lo Sco di Roma che stamani hanno portato a perquisizioni e alla notifica di 5 nuovi avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta della Dda catanzarese Dirty soccer.

Secondo quanto sarebbe emerso dalle indagini, la dirigenza del Teramo avrebbe dato mandato al direttore sportivo de L’Aquila Ercole Di Nicola, già indagato nella stessa inchiesta e ritenuto a capo di una delle due organizzazioni dedite a combinare partite, affinché aggiustasse il risultato dell’incontro in favore della squadra abruzzese. Di Nicola, secondo l’accusa, si sarebbe avvalso della collaborazione di altri professionisti del calcio affinché la proposta di combine giungesse a destinazione: Ninni Corda, allenatore del Barletta, anche lui già indagato, e Giuliano Pesce, collaboratore tecnico del Parma. Il presidente del Teramo Luciano Campitelli e il direttore sportivo della stessa società Marcello Di Giuseppe avrebbero poi versato i 30 mila euro per remunerare l’opera prestata dagli indagati per l’alterazione della partita.

CAMPITELLI VERRA’ ASCOLTATO IL 17 GIUGNO – Parlando con i cronisti davanti alla sede del Teramo Calcio, il patron Luciano Campitelli ha detto che sarà ascoltato dagli inquirenti il prossimo 17 giugno. Ha ribadito la sua totale estraneità come quella dei dirigenti della società alla vicenda.

Si dice tranquillo e sicuro che il Teramo uscirà presto da questa inchiesta. Ai tifosi manda a dire di stare tranquilli sottolineando la volonta’ di andare avanti verso l’appuntamento con il campionato quando il Teramo debutterà in B.

SEQUESTRATI SUPPORTI INFORMATICI – Alcuni supporti informatici, quali tablet e cellulari, sono stati sequestrati dalla squadra mobile di Catanzaro e dallo Sco nel corso delle perquisizioni effettuate stamani a cinque nuovi indagati dell’inchiesta Dirty soccer. Il materiale sarà adesso trasferito a Catanzaro, dove sarà oggetto di accertamenti tecnici allo scopo di cercare riscontri e nuovi elementi utili per le indagini.

LE REAZIONI

PRESIDENTE TERAMO, VERITÀ VERRÀ A GALLA – «Sono più che tranquillo. Sono sereno. La verità dovrà per forza venire a galla». Così il presidente del Teramo Luciano Campitelli, indagato nell’inchiesta sul Calcioscommesse per la gara Savona-Teramo di Lega Pro. «Continuo a lavorare per allestire la squadra per la B: solo questo mi interessa al momento». «Ci saranno evidentemente delle indagini e alla fine vedremo cosa ci sarà di corretto e cosa di scorretto», ha commentato infine il presidente del Teramo Calcio Luciano Campitelli.

TERAMO CALCIO: «NOI TOTALMENTE ESTRANEI» – «La S.S. Teramo Calcio, in merito alle notizie di stampa circolate sul presunto coinvolgimento del club in riferimento alla gara Savona-Teramo, su indagine disposta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, nell’affermare, senza timore di essere smentita, la totale estraneità a qualsiasi ipotesi delittuosa o illecita, dichiarandosi serena sotto ogni profilo e riponendo, contestualmente, assoluta fiducia nell’operato della magistratura, auspica nell’interesse proprio, della tifoseria e della città tutta, che venga fatta prontamente chiarezza sull’intera vicenda». E’ quanto comunica la società in una nota emessa in merito alle indagini della procura di Catanzaro.