Celebrazioni Carabinieri: «Nei secoli fedele»

10 giugno 2015 | 17:04
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Celebrazioni Carabinieri: «Nei secoli fedele»

di Maria Tomassetti

Nei giorni scorsi si è svolta anche a L’Aquila, presso il Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, la celebrazione per festeggiare il 201esimo anniversario della fondazione. Sono accorse alla manifestazione le maggiori autorità civili e religiose della città.

Duecentouno anni di storia caratterizzati dal servizio alla Nazione e ai cittadini. Patria, Famiglia e Religione sono i principi che descrivono al meglio l’Arma dei Carabinieri.

Il 5 Giugno 1814, Vittorio Emanuele, con la promulgazione delle Regie Patenti, istituisce un corpo di polizia così da garantire a tutto lo Stato il controllo della pubblica sicurezza. Da allora i Carabinieri sono impegnati in moltissime operazioni sia nel territorio nazionale che all’estero per garantire la tutela dei cittadini e il rispetto della giustizia.

Nel corso della storia sono stati molti gli esempi di Carabinieri che si sono distinti nella lotta alla criminalità organizzata o che hanno sacrificato la loro vita a servizio della patria e dei cittadini: Salvo D’Acquisto, che morì durante la seconda guerra mondiale dopo essersi autoaccusato per salvare ventidue condannati a morte seppur innocente; coloro che erano impegnati come scorta ai magistrati nella lotta alla mafia e che sono morti con loro; i diciannove giovani in missione a Nassiria, vittime di un attentato terroristico.

Le numerose operazioni per la lotta alla criminalità organizzata continuano quotidianamente: ultima quella in corso relativa a Mafia Capitale che ha portato all’arresto di molti esponenti politici. Questi sono solo pochi esempi che riguardano il lavoro dell’Arma dei Carabinieri perché sarebbero ben pochi per rappresentare quanto di grande fanno per noi.

Nell’immaginario cinematografico non può che restare impresso Vittorio De Sica in veste di maresciallo dell’Arma, o il Maresciallo Rocca o il Maresciallo Cecchini in Don Matteo. Tuttavia come spesso accade la filmografia nulla inventa, nella crea, se non prendere spunto dalla realtà. La figura del Maresciallo è infatti quella da sempre più vicina ai cittadini; l’uomo buono, punto di riferimento soprattutto nelle piccole realtà, che non smetteva di indossare la divisa neanche al termine del proprio servizio. Uomini semplici, ma grandi; eroi del quotidiano, portatori di principi spesso dimenticati, ma di grande valore.

In questo giorno di festa, dove gli unici a festeggiare lavorando sono proprio i Carabinieri, va il nostro più sincero ringraziamento. Grazie a tutti gli uomini e le donne che hanno lavorato e lavorano per noi, non risparmiandosi davanti a nulla, per onorare quei valori che l’Arma dei Carabinieri ha saputo loro trasmettere.

Viva l’Arma! Viva l’Italia!