
Franco Marulli, Segretario Provinciale Assocasa, che da sempre si occupa della situazione delle case popolari a San Gregorio denuncia nuovamente il degrado socio ambientale.
«Avevamo più volte denunciato l’incapacità dell’amministrazione attiva nelgestire il patrimonio abitativo del complesso di edilizia residenziale pubblica diSan.Gregorio.
Sia prima del sisma che dopo, le circa 200 famiglie
residenti,sono state abbandonate al loro destino, nel degrado socio ambientale.
Lo stupore è venuto dalla notizia che l’amministrazione come “la gatta frettolosa”aveva deliberato di acquisire l’immenso patrimonio abitativo realizzato dalla protezione civile sotto la sua gestine. Grosso errore politico-
amministrativo.
Il lassismo del mancato controllo ha generato la critica
situazione odierna con tutti i nodi che stanno venendo al pettine. Corte dei Conti,sfratti per morosità, bollette pazze,canone di compartecipazione ecc..ecc.. A quasi sette anni dal sisma la situazione ha assunto forme di
tensione sociale.
A questo va aggiunto che l’ultimo bando, emanato dal comune, per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica nei progetti Case e
Map, a famiglie in fragilità sociale,ha visto l’invio di circa 500 domande. Sono famiglie con reddito Isee al di sotto degli 12.000 euro l’anno e con fitti che
vanno dalle 300. alle 650 euro mese. Questa situazione porta le famiglie alla soglia della povertà. A loro va dato ascolto con urgenza. La prima cosa fondamentale è potenziare l’ufficio per il disbrico delle pratiche,altrimenti civorrà un anno per la graduatoria, con quello che consegue.Accelerare il controllo sulle morosità e sui requisiti di chi ha assegnato l’alloggio nel
progetto Case e map. Controllo sulle abitazione finite e non riaffittate ai locatari leggittimi e in alcuni casi messe in vendita.
Chi non ha più i requisiti per rimanere negli alloggi deve lasciarli perché 500 famiglie più bisognose vogliono un alloggio dignitoso con affitto adeguato alle
proprie disponibilità economiche».