Detenuto in fin di vita, disposta detenzione domiciliare

Il magistrato di sorveglianza ha disposto «l’applicazione provvisoria, nei confronti di Gennaro Tuccillo, della misura alternativa della detenzione domiciliare in luogo della sospensione della pena».
Ieri Teresa Tuccillo, sua figlia, aveva lanciato un «appello disperato», tempestivamente pubblicato da [i]IlCapoluogo.it[/i], in relazione a suo padre Gennaro, «detenuto presso la casa di reclusione di Sulmona e gravemente malato». La ragazza, in particolare, aveva espresso il timore che suo padre potesse morire nelle «mani dello Stato», viste le sue condizioni di salute. «Questo è un ulteriore tentativo – aveva spiegato la giovane – affinché sia consentito a mio padre di lasciare il carcere e di curarsi, alleviando i dolori di morte che lo affliggono. Spero che questo mio disperato appello venga raccolto. Voglio solo esprimere pacificamente il mio dolore per evitare che, in futuro, si verifichino altri casi del genere».
Oggi la decisione del magistrato di sorveglianza, che ha disposto, appunto, per suo padre, «l’applicazione provvisoria della misura alternativa della detenzione domiciliare in luogo della sospensione della pena».