
di Claudia Giannone
Nuovo appuntamento con la musica per il capoluogo d’Abruzzo: attraverso una giornata a livello europeo nata in Francia anni fa e divenuta in breve tempo un evento insostituibile, il mondo musicale entrerà anche nella cultura aquilana.
Domenica 21 giugno, il Conservatorio “A. Casella” aprirà le proprie porte alla città: l’istituto non rimarrà infatti chiuso nella propria essenza, quella di casa della musica e dei professionisti in questo ambito, ma diventerà un punto di incontro per tutti coloro che vorranno avvicinarsi a questo universo, incluse le altre realtà che hanno come scopo primario la formazione. In collaborazione diretta, come avvenuto in altre occasioni, oltre alle scuole ci sarà l’Accademia di Belle Arti, che con le proprie installazioni renderà la giornata ancor più interessante.
Gli eventi, messi in rete proprio dall’amministrazione comunale, che ha voluto dare un risalto maggiore all’appuntamento, comprenderanno quindi diverse attività artistiche: dalle esibizioni delle Scuole Medie a quelle del Liceo Musicale, dalle Orchestre ai Laboratori di musica irlandese e di strumenti etnici. Un pastiche che vedrà al centro dell’attenzione l’arte in tutte le sue forme.
«Questa giornata – ha affermato l’assessore alla Cultura Betty Leone, promotrice dell’iniziativa – sarà molto importante per la nostra città: la musica è parte dell’identità aquilana con le sue istituzioni. Vogliamo sottolineare come la musica sia uno dei linguaggi artistici più importanti per lo sviluppo dell’umanità».
Messi a disposizione, quindi, spazi ed aule del Conservatorio, ma anche talenti e strumenti: oltre alle esibizioni dei ragazzi dell’Istituto, infatti, gli strumenti saranno alla portata di chiunque voglia provare ad avvicinarsi a questo mondo in parte sconosciuto, ma con molto da offrire. Una possibilità per tutti, anche per i più piccoli, che troveranno in questa giornata uno svago diverso dalla normalità aquilana: proprio attraverso l’insegnante di Propedeutica musicale, si cercherà di raccogliere tutti i bambini in un’occasione di festa, con l’aggiunta di un punto di ristoro attualmente non presente nella struttura, ma allestito per tentare un “tour de force” per l’intera domenica.
«La manifestazione – ha proseguito il direttore del Conservatorio, Giandomenico Piermarini – è qualcosa che travalica il senso della professione del musicista: è divenuta una vera e propria festa del popolo intorno alla musica. Sarà certamente un’occasione di alto virtuosismo, ma soprattutto una festa della città».
Coinvolta anche l’Università della Terza Età, che attraverso il suo presidente, Bruno Marconi, comunica di voler espandere la propria attività attraverso una collaborazione tra giovani e anziani.
«La nostra intenzione – ha concluso a riguardo il presidente – è quella di trasformare l’Università della Terza Età in una università delle tre età. Vogliamo stabilire una rete stabile di contatti e strutturare una relazione con i giovani per inserirli nel nostro canto corale».
Alla ricerca, quindi, di un’opportunità di scambio di lavoro, verrà rimarcata l’importanza di questa istituzione: un ruolo fondamentale all’interno della manifestazione che includerà e farà partecipare anche gli anziani.