
Nuovo capitolo per la vicenda del possibile arrivo di migranti nella frazione di Ripa di Fagnano, nell’Aquilano. Dopo le polemiche dei giorni scorsi la onlus Fraterna Tau, che nel paese avrebbe voluto far arrivare 50 cittadini in cerca di asilo ha deciso di far sfumare l’ipotesi Fagnano e di cercare un piano B. Alla base della decisione ci sarebbe la reazione avuta dagli abitanti del piccolo paese che non avevano visto l’inizitiva di buon occhio, in virtù della mancanza di equilibrio tra il numero di abitanti del piccolo paese e il numero di migranti che quest’ultimo avrebbe dovuto ospitare.
Il sindaco del borgo, Francesco D’Amore, contrario agli arrivi, nel pomeriggio di oggi aveva convocato un incontro con i cittadini in merito alla questione.
Il primo cittadino, nei giorni scorsi, aveva manifestato la suo contrarietà all’iniziativa scrivendo anche al prefetto e sottolineando che «l’inserimento di 50 extracomunitari in un paese così piccolo come Ripa stravolgerebbe le abitudini quotidiane della frazione, comportando diversi disagi per i residenti, nonchè per i migranti stessi. Il Comune di Fagnano conta 460 abitanti, divisi in dieci frazioni, ha una sola farmacia ed è privo di negozi, alimentari o bar. Il servizio di sicurezza pubblica viene svolto fino alle 14:00 dai Carabinieri di Fontecchio e ogni emergenza successiva a quell’orario viene gestita dal comando di Sulmona. Dal punto di vista sanitario non c’è nessun centro medico fisso. Anche i collegamenti pubblici sono rapportati alla mole degli abitanti, per cui alquanto saltuari. Infine, ho ereditato una ricostruzione post sisma in alto mare e la popolazione vive ancora nei moduli abitativi provvisori. Un comune come il nostro non è in grado di sopportare un concentramento così alto di migranti».