
Il presidente della Provincia di L’Aquila, Antonio De Crescentiis, firma un’amara nota di replica a seguito di alcune notizie rivelate nei giorni scorsi su un presunto concorso non andato a buon fine. «Con nota del 16.4.2015, – scrive – la ASL1 ha richiesto al Collocamento Obbligatorio della Provincia dell’Aquila
l’avviamento di tre operatori tecnici EDP iscritti nell’elenco di cui all’art. 8 della Legge n. 68/99».
«Tempestivamente come sempre e come prescritto dalla normativa, l’Amministrazione Provinciale ha
provveduto ad effettuare la pubblicazione di detta richiesta di lavoro della ASL dal 1 al 20 del mese
seguente a quello di ricevimento della domanda (come previsto anche dal Procedimento di avviamento
numerico dell’Ente, approvato con Disposizione Dirigenziale n. 279 de 2004, e in conformità a quanto
stabilito dall’art. 36 della Deliberazione di Giunta Regionale n. 157 del 2006)».
«La pubblicazione è stata effettuata, come sempre, presso tutti i Centri per l’Impiego Provinciali e
relative sedi coordinate e pubblicizzata su alcuni giornali locali sia cartacei che on line».
A scadenza del periodo di pubblicazione, il competente Servizio Collocamento Obbligatorio ha provveduto a
istruire le domande di coloro che hanno presentato istanza, avendo i requisiti richiesti, sulla base dei criteri
previsti dalla legge quali anzianità di iscrizione, carico familiare, reddito e percentuale di invalidità.
Nelle more, è giunta notizia all’Ufficio dell’avvenuta pubblicazione tardiva da parte della ASL di detto
avviamento sulla G.U. 4 Serie Speciale- Concorsi ed Esami n. 41 del 29.5.2015, pubblicazione tra l’altro non
prevista, non trattandosi di concorso, e non effettuata in casi analoghi né dalla Asl né da altri EE.PP.
«Prontamente contattati per le vie brevi, i referenti della ASL hanno comunicato di aver effettuato la
pubblicazione in G.U. dopo la scadenza dei termini per mero errore; in tale occasione il Responsabile del
Collocamento Obbligatorio ha ritenuto di suggerire alla ASL di agire in autotutela e richiedere la riapertura
dei termini di presentazione delle domande per tutelare gli interessi di coloro che hanno appreso
dell’avviamento tramite l’avviso tardivo apparso in G.U.
In data 19.6.2015, l’Ufficio ha provveduto, comunque, a richiede per iscritto chiarimenti ai competenti
Uffici della ASL», si legge ancora nella nota.
«La ASL, con mail certificata del 24 giugno ha chiarito che [i]“la discrasia temporale tra l’avviamento al quale
ha provveduto codesta Provincia e la notizia dello stesso in Gazzetta Ufficiale è da ricondursi essenzialmente
ad un disguido interno alla ASL, consistente in un invio anticipato della richiesta di avviamento rispetto
all’istanza di pubblicazione formulata alla predetta Gazzetta”[/i]».
«Con successiva mail certificata del 25 giugno la ASL ha richiesto, infine, la riapertura dei termini per
l’accoglimento delle istanze dal 1 al 20 luglio 2015.
Tutto ciò premesso e certi di aver fornito i doverosi chiarimenti, spiace rilevare la strumentalizzazione nei
confronti di chi, tra mille difficoltà visto il particolare momento storico, opera onestamente, soprattutto se
proveniente da componenti di organi istituzionali dell’Ente, sebbene con ruoli politici di minoranza, tra
l’altro acquisiti di recente, che avrebbero, invece, dovuto informarsi, contribuire a chiarire la situazione e
tutelare la dignità dell’Ente».