Commercio: «Restituire speranza agli aquilani»

28 giugno 2015 | 14:58
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Commercio: «Restituire speranza agli aquilani»

«Sono passati oltre 6 anni dal 6 aprile 2009 e il processo di ricostruzione fisica degli edifici procede faticosamente e lentamente, molto più di quanto ci aspettavamo, ma almeno procede. Purtroppo, invece, non vede ancora la luce, né si intravede lontanamente, un progetto per il rilancio delle attività produttive e, in particolare, nessun sostegno a quei mille commercianti del centro storico cittadino aquilano e per le centinaia di quelli dei centri del cratere. Sarebbe ora, e lo ripetiamo da anni in tutte le sedi, di avviare un progetto e reperire risorse da destinare a tale scopo e questa sì che sarebbe “signora politica” e non chiacchiere al vento». A lanciare l’sos è Confcommercio L’Aquila, in occasione dell’assemblea annuale dei soci, che si è svolta oggi nel capoluogo abruzzese.

In occasione dell’assemblea è stato celebrato anche il Settantennale dell’associazione. Era infatti il 21 aprile 1945, è stato ricordato, quando «pochi volenterosi imprenditori aquilani, venticinque, ancor prima della costituzione della Confederazione Nazionale e pionieri in Abruzzo, decisero di fondare la nostra associazione».

«Attendiamo con vigile attenzione che la politica batta finalmente un colpo – hanno sottolineato i rappresentanti dell’associazione – Sarebbe importante per restituire fiducia e speranza a migliaia di cittadini aquilani e prospettive occupazionali ai giovani che caparbiamente non hanno voluto abbandonare L’Aquila e il territorio e che, proprio per questo, meriterebbero un presente dignitoso e un futuro possibile nella loro città».

{{*ExtraImg_246901_ArtImgRight_300x192_}}In occasione dell’assemblea annunale, Confcommercio L’Aquila ha fatto il punto sull’andamento dei settori del commercio, del turismo e dei servizi, sottolineando «i sette lunghissimi anni consecutivi di recessione» con i quali è alle prese l’intero Paese e la necessità di «urgenti misure correttive, se si vuole restituire alla nostra regione una concreta possibilità di agganciare i segnali di ripresa che si stanno lentamente profilando all’orizzonte», visto che «l’economia abruzzese, che negli anni novanta riuscì ad affrancarsi dal sottosviluppo del Mezzogiorno, rischia di tornare a confrontarsi con scenari che pensavamo di aver archiviato da tempo».

Nel corso dell’assemblea di Confcommercio L’Aquila è stato anche ricordato che «dal primo di gennaio sono venuti meno i sostegni della confederazione nazionale della fase post terremoto anche se, a nostro parere, la realtà provinciale è ancora nel suo complesso in gravi difficoltà e meriterebbe una ulteriore fase di supporto che abbiamo richiesto e che ci auguriamo di ottenere per affrontare questa fase difficile e delicata che abbiamo di fronte».