
I lavoratori della Santa Croce di Canistro, da marzo non percepiscono l’indennità del contratto di solidarietà sottoscritto tra i sindacati e l’azienda ad inizio aprile 2015 e valido fino al 4 agosto 2015.
A lanciare l’allarme sono i sindacati di categoria preoccupati per il futuro dei lavoratori e le sorti dello stabilimento.
«Dopo l’ultimo e unico incontro svoltosi presso l’assessorato alle attività produttive ad aprile, nel pieno del periodo per il rinnovo delle concessioni per lo sfruttamento delle sorgenti di acque minerali – sottolineano Franco Pescara della Fai Cisl Abruzzo e Molise e Leonardo Lippa, della Uila Uil – al quale erano presenti il vice presidente della Regione Giovanni Lolli, l’assessore all’ambiente, Mazzocca, il sindaco di Canistro, Antonio Di Paolo più alcuni funzionari della Regione, l’Azienda e Confindustria L’Aquila, nonostante gli impegni presi dai politici di riconvocarci, ufficialmente, ad oggi non sappiamo chi ha vinto il bando, per quanti anni e se soprattutto c’è un piano industriale di rilancio per questo importante marchio abruzzese. Ricordiamo che è in ballo il futuro di 78 lavoratori, dei quali lavorano in questo periodo in cui la produzione dovrebbe essere al massimo, solo una trentina. La nostra preoccupazione è forte, – concludono Cisl e Uil – pertanto chiediamo un incontro a breve alla Regione per capire cosa hanno definito con l’azienda per i Lavoratori di Canistro e se c’è ancora un futuro per loro in Valle Roveto».
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