La buona pratica del compostaggio domestico nell’Altopiano delle Rocche

A 5 mesi dall’avvio della Gestione Associata del Servizio di Igiene Urbana nell’Altopiano delle Rocche (Comune di Ovindoli capofila, Rocca di Mezzo, Rocca di Cambio e Lucoli), si può tracciare un bilancio del servizio senza dubbio positivo, considerate le caratteristiche territoriali e climatiche del territorio e la vocazione turistica dei paesi, con presenze discontinue nell’arco dell’anno e e la concentrazione altissima di turisti nelle festività e nei week end.
Il superamento del 65% nella fase di avvio del servizio, che ha coinciso con i mesi più critici, sia sotto il profilo dell’afflusso che delle straordinarie ed abbondanti nevicate della passata stagione invernale, rappresenta motivo di soddisfazione per le Amministrazioni comunali associate e la cittadinanza stessa.
«Come tutte le novità- afferma il Vicesindaco con delega all’Ambiente Marco Iacutone – il servizio ha vissuto momenti di criticità che sono stati superati ed affrontati con raziocinio e soprattutto comprensione verso l’utenza in difficoltà.
La collaborazione tra i Comuni ed i dipendenti Formula Ambiente, C.N.S e Sapi ha permesso di risolvere i molteplici disguidi presentatisi di volta in volta: dall’abbandono selvaggio dei rifiuti, alla consegna completa ed uniforme sul territorio del kit domestico
Poi – prosegue il Vicesindaco- una buona campagna di informazione e comunicazione ha fatto sì che i cittadini si educassero velocemente e si attenessero alla modalità di raccolta».
La diligenza e l’attenzione riscontrata dalla collettività ha spinto, dunque, l’Amministrazione comunale di Ovindoli a compiere un ulteriore passo avanti e “sperimentare” la pratica del compostaggio domestico.
Attraverso un bando di assegnazione, reperibile sul sito istituzionale, è possibile presentare domanda per l’assegnazione di 43 compostiere. Ovviamente, come descritto nel documento, si dovranno avere requisiti specifici e si dovranno rispettare precise regole di utilizzo.
Il compostaggio domestico è una procedura utilizzata per gestire in proprio la frazione organica presente nei rifiuti prodotti in ambiente domestico. In natura la sostanza organica prodotta e non più utile alla vita (foglie secche, feci, spoglie di animali e così via) viene decomposta da microrganismi e insetti, presenti nel terreno e nella materia organica stessa, fino ad ottenere acqua, anidride carbonica, sali minerali e humus. Attraverso l’attività del compostaggio si produce un terriccio denominato compost, che può essere utilizzato in agricoltura (pieno campo, ortofloricoltura, vivaismo)o nella realizzazione e manutenzione del verde ornamentale (parchi, giardini).
L’attività del compostaggio domestico è una pratica di prevenzione dei rifiuti ed è parte integrante della politica innovativa di gestione dei rifiuti iniziato con l’attivazione del servizio di raccolta “porta a porta”. Non è solo un metodo di prevenzione della produzione dei rifiuti, ma è anche un intervento sociale e culturale, perché consente di responsabilizzare le famiglie alla gestione dei propri scarti organici.
«La pratica – specifica ancora Iacutone– permette infatti di diminuire il conferimento dei rifiuti organici (da cucina e da giardino) con la conseguente riduzione, per l’utenza, del costo dei servizi di raccolta dell’umido e del verde.
Il compostaggio domestico inoltre rappresenta, per noi amministratori, un’ulteriore occasione di comunicare e rapportarci positivamente con gli utenti, secondo tempistiche più ricorrenti e cercando di diffondere maggiormente il concetto di sviluppo sostenibile, soprattutto in territorio ancora incontaminato come il nostro.
La distribuzione delle compostiere sposa, dunque, tali principi e mi auguro – conclude il Vicesindaco- che la popolazione ovindolese, così sensibile alla cura e al rispetto dell’ambiente, reagisca in maniera positiva ed attiva al nostro invito».
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