L’Aquila: «Sponsor per curare le aree verdi»

10 luglio 2015 | 19:16
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L’Aquila: «Sponsor per curare le aree verdi»

Mantenere pulite e ordinate le aree verdi dell’Aquila e dei paesi del circondario, in particolare le aiule delle rotatorie, attraverso degli accordi di sponsorizzazione. A lanciare l’idea sono il vice sindaco di Barete Claudio Gregori e il consigliere del Comune di Tornimparte Gianfranco Di Benedetto.

«La nostra proposta al sindaco dell’Aquila e a tutti gli altri enti interessati, in tempi di “vacche magre” come quello che stiamo vivendo e con le casse comunali sempre più esangui – spiegano Gregori e Di Benedetto – è quella di avviare un programma di valorizzazione e manutenzione, mediante accordi di sponsorizzazione con soggetti privati, delle aree a verde pubblico per contribuire a migliorare lo standard estetico e conservativo degli spazi verdi comunali». «Questo – aggiungono – consentirà all’ente di avere un servizio a costo zero, dando in cambio agli sponsor la possibilità di un ritorno di immagine attraverso l’esposizione di cartelli promozionali sugli spazi verdi di cui si prenderanno cura, risparmiando inoltre risorse da reinvestire nel territorio comunale».

«La città dell’Aquila è da sempre legata al numero 99 – argomentano il vice sindaco e il consigliere – 99 i castelli, 99 le chiese, le piazze e le fontane, 99 cannelle e 99 rintocchi della campana del Duomo. Ora, dopo il terribile sisma del 2009, è diventata anche la città delle “99 rotatorie”. Tutte queste rotatorie hanno comportato la realizzazione di aiuole e spazi verdi, in alcuni casi, ad onor del vero, ben curati mentre in altri di assoluto degrado. Negli ultimi anni l’azione della pubblica amministrazione ha notevolmente risentito degli effetti di una difficile situazione economica complessiva e, in particolare, gli enti locali, che sono stati chiamati sempre più ad assolvere compiti primari nella amministrazione del Paese e a soddisfare le attese crescenti del cittadino-utente, hanno registrato un decremento delle risorse disponibili dovuto anche alla riduzione dei trasferimenti statali destinati a finanziare le attività delle Autonomie stesse. A livello locale, in molte città, sempre di più vengono messe in atto varie modalità per la gestione di alcune attività istituzionali, anche con l’obiettivo di conseguire risparmi di spesa».