Asilo Occupano, Silveri: «L’illegalità non è mai innocua»

11 luglio 2015 | 09:57
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Asilo Occupano, Silveri: «L’illegalità non è mai innocua»

«Ieri sera siamo tornati all’asilo, per una serata lì organizzata, per confrontarci con la perenne situazione di illegalità tollerata». Incomincia così il racconto di Roberto Junior Silveri, portavoce del Club Forza Silvio ‘Giuseppe Ungaretti’ di L’Aquila.

«Entrati, dietro “offerta libera” (ma, a quanto pareva, obbligatoria), abbiamo avuto modo di prenderci un bicchiere al piccolo bar lì improvvisato (ovviamente senza scontrino) e di affacciarci nella sala dove ballavano musica tekno. C’erano poche altre persone dentro, e dunque siamo stati prontamente identificati e accompagnati fuori, come ospiti non graditi. Strano modo di agire, quando gli occupatori abusivi in nome dell’apertura e del confronto si ergono a padroni di casa gelosi di un bene pubblico che deturpano da cinque anni.‎

Sta di fatto che, fuori della porta di ingresso, è cominciato un confronto che ha assunto, a seconda della levatura degli interlocutori, i toni più vari, dal vero scontro verbale alla costruttiva sovrapposizione di vedute sulla prospettiva della rinascita».

«Motivo di scontro principale è il loro negare la degradazione e il vedere l’asilo nel suo stato attuale come un luogo di stimolo, socialità e cultura. Ma una piccola discoteca illegale, terribilmente sporca, vandalizzata in maniera oscena e senza nemmeno bagni funzionanti è tutto meno che un luogo di stimolo, socialità e cultura, a meno che per stimoli non si intendano alcolici e fumo».‎

«Data la situazione, non è stata una così grande sorpresa constatare come diversi di loro condividessero, come noi, l’attesa di una riqualificazione dell’immobile e apprezzassero la nostra proposta di trasformazione in polo culturale-sociale, come presentata a dicembre 2014: la gioventù aquilana sente più di tutte le altre fasce della popolazione il bisogno di riappropriarsi della città, e lo vuole fare in altri modi che non siano solo “le tazze” del giovedì sera o il rifugiarsi in isole al di fuori della legge».

«Nessuno vuole un ambiente degradato, – dice ancora Silveri – a parte forse quella criminalità diffusa che dal dopo terremoto ha sguazzato in queste situazioni, e il comune, ogni volta che tollera il degrado, dai vicoli bui divenuti orinatoi fino alla pepetua illegalità dell’asilo, è colpevole davanti alla popolazione e davanti alla città. Per questo chiediamo lo sgombero immediato e una riqualificazione veloce e certa».‎

«Ci accusano di voler fare i “giustizieri” e, sostanzialmente, di impicciarci improvvidamente in qualcosa di innocuo. Noi rispondiamo che basta avere senso civico per rendersi conto che l’illegalità non è mai innocua e per sentirsi in dovere di denunciarla. Così faremo, infatti, mettendo anche a disposizione di chiunque sia interessato tutto il materiale in nostro possesso».