I ‘Racconti’ di Olga Cipolloni a Tornimparte

12 luglio 2015 | 18:44
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I ‘Racconti’ di Olga Cipolloni a Tornimparte

Giovedì 16 luglio alle ore 18, presso la chiesa parrocchiale di San Nicola di Tornimparte, la professoressa Olga Cipolloni Maurizi, introdotta dalla amica di una vita, la scrittrice Anna Ventura, presenterà il suo libro “[i]Racconti. . . seri, semiseri, umoristici, fantastici[/i]”, pubblicato lo scorso anno.

Olga Maurizi Cipolloni nella sua vita professionale è stata professoressa di disegno e storia dell’arte e una valente pittrice, riconosciuta sia a livello nazionale che internazionale. Ha esposto in numerose mostre collettive o personali, ricevendo premi sia in Italia che all’estero.

Fino al 6 aprile 2009 ha vissuto a L’Aquila, a causa del terremoto ha perduto la sua casa e da allora abita a Roma, dove risiedono in suoi figli. Con l’avanzare dell’età ha rinunciato alla pittura ma l’estro creativo non si è esaurito: così il bisogno di esprimere il proprio mondo interiore, emozioni, ricordi, sentimenti ha trovato spazio sulla pagina scritta, la narrazione è diventata la sua necessità e passione.

La presentazione a Tornimparte non è casuale, Olga Cipolloni lì è nata quasi novantuno anni fa.

{{*ExtraImg_248236_ArtImgRight_300x379_}}L’autrice presenta un ventaglio eterogeneo di brevi racconti dall’eco autobiografica: in alcuni dei suoi racconti le vicende e i personaggi appartengono, seppure trasfigurati dalla narrazione, al mondo della sua infanzia in paese, in altre storie i protagonisti si ritrovano a vivere le drammatiche vicende della guerra, a queste si susseguono i ricordi della vicenda personale della conquista del proprio futuro, la toccante vicenda del terremoto a L’Aquila e altri racconti ancora dove il tono è quello, tra il serio e il faceto, della critica sociale, per approdare infine a quelli più umoristici e fantastici.

Con un linguaggio diretto, quotidiano, l’autrice percorre il suo viaggio attraverso il tempo, come bene illustra la prefazione al libro a cura dalla scrittrice Anna Ventura: “[i]ritrova i luoghi della sua geografia interiore, le persone, le esperienze, un cammino emozionale che traccia l’incerto confine tra realtà e sogno, lacrime e riso, amore e disillusione . . . pensieri densi che pur nell’immediatezza di una scrittura istintiva sanno trascinare ed evocare potenti immagini, capaci di dare un senso al quotidiano, riescono ad afferrare l’attimo e trattenere così il benefico ricordo di una sensazione, una voce lontana, l’odore di atmosfere passate, un viso amato. . . [/i]”

Insomma la testimonianza di una lunga vita vissuta con pienezza ci scorre davanti e ci coinvolge, facendoci commuovere e sorridere, come fossimo lì anche noi.

{{*ExtraImg_248237_ArtImgCenter_500x719_}}