«Vuoi ridurre il tuo stipendio»? Martedì caldo in Consiglio

Verrà discussa martedì 14 luglio, nel corso del Consiglio regionale, la proposta di legge del Movimento 5 Stelle sui tagli ai costi della politica, prima firmataria Sara Marcozzi.
«Finalmente nero su bianco – spiegano i portavoce del M5s – i rappresentanti politici della nostra regione dovranno votare, o non votare, i tagli ai propri stipendi. Il Consiglio è convocato dalle ore 11 presso l’aula consiliare “Sandro Spagnoli” del Palazzo dell’Emiciclo, a L’Aquila, e si prevede una numerosa presenza di cittadini in aula».
«I tagli che il M5S propone – aggiungono i portavoce del movimento – sono significativi, questa proposta di legge porterebbe a risparmiare ben 23 milioni di euro nei cinque anni di legislatura. Il primo attiene alle indennità di consiglieri e presidenti di Giunta e Consiglio le cui massime retribuzioni consentite sarebbero rispettivamente ridotte per i primi da 11.100,00 euro a 5.000,00 euro e per i secondi da 13.800 a 6.500 euro.
Altro taglio previsto è quello dei rimborsi spese, nota dolente per le tasche della Regione, che elargisce ai consiglieri fino a 4500 euro mensili. Un forfait che viene assegnato a prescindere da quanto si spenda effettivamente per vitto, alloggio e viaggio e a prescindere dal luogo di provenienza. Solo i consiglieri del M5S rendicontano già ogni spesa e percepiscono il rimborso solo su quanto realmente utilizzato. Gli altri intascano il forfait incrementando di molto il loro stipendio. Tagli sono previsti anche per le indennità di vice presidente e segretari di Commissione. Sono previste l’abrogazione della polizza assicurativa in caso di morte o infortunio del consigliere, l’abrogazione del trattamento di fine mandato e la riduzione dei vitalizi con percentuali maggiori in caso di cumulo di vitalizi diversi. Infine lo spostamento da 60 a 67 anni per la fruizione del vitalizio per i consiglieri che ne abbiamo maturato il diritto, come per i lavoratori “comuni”».
«23 milioni di euro di demagogia! – commenta ironica Sara Marcozzi – Una bella sforbiciata che, per una volta, invece di colpire i servizi al cittadino colpisce i lauti stipendi dei consiglieri regionali. Vedremo come voteranno».