Servizi sociali nella comunità montana, lavoratori senza stipendio

I servizi sociali impiegati nei territori della regione e ricadenti all’interno della Comunità Montana Montagna dell’Aquila combattono con una crisi senza speranze.
Lavoratori precari e tagli dei servizi.
Goffredo Juchich, segretario di Rifondazione Comunista L’Aquila denuncia: «Dopo che i ripetuti inviti ai sindaci di compartecipare alla spesa sociale per gli utenti dei loro comuni sono caduti nel vuoto e le vane rassicurazioni della Regione Abruzzo di individuare le risorse minime per proseguire con l’erogazione dei servizi non hanno prodotto risultati, si è giunti alla proposta (di una Cooperativa che ha in gestione l’appalto) di prestare, quale lavoro volontario, il 16,6% della retribuzione oraria dei lavoratori. Ricordo che da anni questo personale svolge un lavoro delicato ed essenziale spesso subendo ritardi nel pagamento delle retribuzioni e con continui ed inesorabili tagli alla base delle ore lavorate. E’ una vergogna che le inadempienze delle istituzioni ricadano su persone che già vivono con stipendi che raramente raggiungono gli 800 Euro ai quali vanno sottratte anche le spese per muoversi su di un territorio enorme. Il Prc chiede la proposta venga immediatamente ritirata e che i sindacati prendano finalmente coscienza di una vertenza troppo a lungo ignorata ed esercitino con energia il loro ruolo a tutela dei lavoratori, specie in un comparto tanto delicato. Ogni iniziativa di lotta del personale e degli utenti sarà promossa e sostenuta dal nostro partito».