L’Aquila: Cialente detta le regole anti-incendio

16 luglio 2015 | 18:34
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L’Aquila: Cialente detta le regole anti-incendio

Con l’intenzione di procedere all’attuazione di un programma di prevenzione e lotta contro il rischio di incendi, «essendo presenti nel territorio aquilano un gran numero di terreni incolti», il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente ha firmato l’ordinanza numero 65, con la quale dispone che i proprietari e/o conduttori di terreni o di fondi agricoli insistenti sul territorio comunale provvedano entro il 31 luglio 2015, a compiere tutte quelle attività necessarie a ridurre al minimo il rischio di incendio, vietando, inoltre, nei centri urbani, di bruciare sterpaglie o rovi o materiale secco di qualsiasi natura.

I trasgressori verranno puniti con l’applicazione della sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 25 a 500 euro.

Nell’ordinanza si legge, tra l’altro, che «i proprietari e/o conduttori di terreni appartenenti a qualunque categoria di uso del suolo sono tenuti a ripulire da rovi, sterpaglie, materiale secco di qualsiasi natura l’area limitrofa a strade pubbliche e scarpate per una fascia di almeno tre metri, ivi comprese le strade comunali e vicinali; i proprietari e/o conduttori di fondi agricoli insistenti sul territorio comunale sono tenuti a creare una fascia parafuoco di almeno cinque metri di larghezza intorno ai fabbricati rurali e ai chiusi destinati a ricevere il bestiame; i proprietari e/o conduttori di colture cerealicole insistenti sul territorio comunale sono tenuti a realizzare una fascia arata di larghezza non inferiore a tre metri perimetrale ai fondi superiori ai 10 ettari e comunque nei lati prospicenti la viabilità;

i proprietari e/o conduttori di terreni adibiti alla produzione di colture agrarie a ciclo annuale insistenti sul territorio comunale contigui con aree boschive devono realizzare all’interno del terreno coltivato una fascia arata di almeno 5 metri di larghezza lungo il perimetro confinante il bosco; i proprietari e/o conduttori di terreni siti nelle aree urbane periferiche del territorio comunale devono realizzare lungo tutto il perimetro di confine una fascia protettiva priva di qualsiasi materiale secco avente larghezza non inferiore ai 5; metri; i proprietari e/o conduttori di aree private confinanti con pubbliche vie hanno l’obbligo di provvedere alla costante pulizia e diserbo delle medesime aree e allo sgombero dei rifiuti che su di esse siano stati depositati da ignoti; i proprietari e/o conduttori di terreni non edificati, qualunque sia l’uso e la destinazione dei terreni stessi, devono conservarli costantemente liberi da materiali di scarto abbandonati anche da terzi».

«E’, inoltre, assolutamente vietato, nei centri urbani – si legge ancora nell’ordinanza – bruciare i rifiuti derivanti dal taglio delle sterpaglie, dei rovi, di materiale secco di qualsiasi natura; il suddetto materiale dovrà essere smaltito mediante conferimento a soggetti a ciò abilitati. I rifiuti ottenuti dalla pulizia dei terreni dovranno essere immediatamente rimossi e avviati al recupero o alla smaltimento a cura dei soggetti proprietari/conduttori».

Il sindaco dell’ordinanza precisa anche che «l’amministrazione comunale potrà eseguire la pulizia delle aree ad elevato rischio di incendio sostituendosi ai proprietari/conduttori, addebitando i relativi costi ai soggetti inadempienti».

[url”IL TESTO COMPLETO DELL’ORDINANZA”]http://ilcapoluogo.globalist.it/wwwilcapoluogoit%5CDownloads%5COrdinanza%20Comune%20L%27Aquila%20%20n95%2016%20luglio%202015.pdf[/url]