
Fotografia Vincenzo Battista
di Vincenzo Battista
L’ultimo tratto della processione, durata diverse ore e giunta nei pressi della chiesa di Sant’Erasmo. Partita da Beffi e Succiano, frazioni di Acciano, la processione ha superato la valle del “Santissimo”, ha poi risalito “i calmi” e le coste di Sant’Erasmo (m 1303 slm) che divide la media valle dell’Aterno dalla Piana di Navelli.
La zona, coltivata un tempo con legumi e cereali, viene benedetta dal sacerdote che precede il corteo religioso. Gli stendardi, insieme alle due statue dei santi, hanno attraversato un paesaggio impervio, segnando così il territorio che di volta in volta viene benedetto per propiziare i nuovi raccolti agricoli, secondo gli intendimenti della tradizione popolare.
I tre stendardi (azzurro, la Madonna di Loreto; bianco, Sant’Antonio; rosso, Sant’Erasmo) vengono portati a turno dalla comunità di Acciano insieme alla statua del santo. Le donne portano, nell’ultimo tratto del percorso, la statua del santo: una prova penitenziale per sciogliere il voto a Sant’Erasmo.
La statua di Sant’Erasmo di Beffi. La celebrazione della messa davanti la chiesa di Sant’Erasmo con le due statue dei santi di Beffi e Succiano segna la raggiunta concordia tra le due comunità, che per secoli si sono contese il diritto di precedenza sul “sentiero di Sant’ Erasmo”, assegnato poi alla statua di Beffi.
Le offerte dei pellegrini. Sant’Erasmo è uno dei santi “ausiliatori” a cui i cristiani fanno ricorso per particolari necessità. La devozione sembra essere sorta nel XIII secolo in Germania. Ha avuto larga diffusione nell’Europa centro-meridionale. Il pellegrinaggio che interessa l’area di Acciano si compie la prima domenica di giugno.
Il reliquario in argento contiene frammenti delle ossa di Sant’Erasmo. La processione, partita da una quota di 700 metri, sale fino a monte Offermo (1303 metri) e raggiunge il santuario a quota 1165 metri dopo molte ore di cammino. Secondo la tradizione il luogo dove sorge la chiesa attesta la sosta del santo in una sua visita in Abruzzo.
La chiesa di Sant’Erasmo, probabilmente costruita intorno al XVI secolo su una preesistente edicola votiva dedicata allo stesso santo, conserva alcuni locali utilizzati in passato per il ricovero dei pastori. Nella piccola cappella un altare in pietra è incastrato in una nicchia ed un affresco che raffigura Sant’Erasmo viene invocato per le malattie intestinali.
I panicelli benedetti vengono offerti in segno di devozione davanti alla chiesa. Riportati nelle case dei centri vallivi dell’Aterno, secondo gli intendimenti della tradizione orale, se collocati fuori dalle finestre, hanno la capacità di fermare i temporali e la grandine sui raccolti.
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Nelle puntate precedenti:
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