L’Aquila, rinasce angolo fiabesco ‘La Silvestrella’

di Giovanni Baiocchetti e Francesca Marchi
Chi di noi, passando per la discesa di viale Don Bosco, non ha notato almeno una volta dei comignoli colorati sbucare tra i pini sul lato destro della strada? Un angolo fiabesco del capoluogo abruzzese, Villa La Silvestrella, che a breve tornerà ad essere abitato.
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Un’abitazione dall’aspetto assolutamente peculiare, costruita agli inizi del secolo scorso (1915 circa) per volere della famiglia Palitti, raro esempio di mix tra [i]stile Liberty e Neogotico[/i], per certi versi simile alla vicina Villa Masci su viale Duca degli Abruzzi, anch’essa già ricostruita.
Ci apre le porte della Villa uno dei fratelli della famiglia Ciccozzi, proprietaria del complesso.
«I lavori iniziati nel 2012 sono in fase di ultimazione – ci racconta Carlo – Manca qualche ritocco per concludere il tutto e gli allacci del gas. Ma a fine estate sarà tutto pronto».
Tre nuclei familiari rientreranno nell’abitazione che «è diventata ancora più bella!».
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I danni del terremoto sono stati importanti, una delle due torrette si era inclinata, ma fortunatamente non ci sono stati crolli.
Impegnativo il lavoro dedicato al restauro. Ogni stanza si distingue per un particolare, dalle pareti al soffitto.
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I lavori di ristrutturazione hanno restituito decori di notevole pregio.
“Il restauro ha riportato alla luce i veri colori della Silvestrella che con tempo si erano spenti”.
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I lavori di ristrutturazione sono stati curati dalla ditta Mariani di Ascoli Piceno che ha effettuato anche un importante intervento di prevenzione.
Questo è il primo caso in Italia di inserimento di isolatori sismici in un edificio vincolato.
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Il terreno che circonda la villa è stato scavato per permettere l’inserimento di una piastra in cemento poggiante su isolatori antisismici; il tutto sotto terra, così da non rovinare l’incanto della “Silvestrella” aquilana che resta uno dei rari esempi di architettura eclettica e fantastica giunta ai giorni nostri senza manomissioni.