
Sono migliorate le condizioni del 62enne aquilano inquilino moroso totale del Progetto Case ricoverato ieri dopo essere stato trovato in stato di semi incoscienza per aver ingerito farmaci nel corso del secondo sgombero eseguito dal Comune dell’Aquila.
L’uomo, che abitava nell’insediamento di Coppito 3, era stato ricoverato in Rianimazione.
Tra le ipotesi c’è il tentativo di suicidio: a tale proposito continuano le indagini dei Vigili Urbani che stanno raccogliendo testimonianze di medici e parenti. Gli sfratti, circa 70 quelli programmati in una prima fase, sono cominciati lo scorso 14 luglio: il caso è nato dopo che l’amministrazione è stata condannata dalla Corte dei conti per danno erariale per non avere preteso il pagamento di affitti e spese condominiali nei 19 nuclei di new town – circa 4500 alloggi antisismici – costruite dopo il terremoto del 6 aprile 2009 per dare un tetto a oltre 16mila aquilani.
Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, aveva dichiarato di volersi rifiutare «di cacciare di casa i cittadini già terremotati», invitando il governo a occuparsene.