Consumi Case e Map: frecciatine, comunicati e confusione

Stefania Pezzopane o Paola Pelino? Pd o Fi? Piccolo giallo, nella serata di ieri, sull’emendamento relativo ai consumi dei Map e degli alloggi del Progetto Case, approvato in commissione Bilancio al Senato.
Nel primo pomeriggio di ieri, infatti, la vice capogruppo di Forza Italia al Senato, Paola Pelino, aveva annunciato: «l’accoglimento in commissione Bilancio del Senato del mio emendamento al decreto legge sugli Enti Locali per ripartire i consumi rilevati per gli edifici del progetto Case e Map della città dell’Aquila in base ai consumi effettivi, a partire dal 1 gennaio del 2016, sana l’ingiusta disposizione che collega il calcolo delle utenze ai metri quadrati lordi».«Ringrazio anche il governo – aveva aggiunto – per l’accoglimento di una proposta che, insieme ai comitati dei cittadini dell’Aquila, ho sostenuto con forza e costanza in questi mesi per venire incontro alle legittime rivendicazioni di una popolazione colpita duramente dagli effetti del terremoto. Questo emendamento prevede inoltre l’affidamento della gestione del complesso residenziale legato all’emergenza ad un’impresa specializzata da individuare con gara ad evidenza pubblica, favorendo finalmente l’attuazione di una delibera del comune dell’Aquila rimasta disattesa».
Ma secondo la senatrice Pezzopane, «la fretta fa i micetti ciechi». «Solo ora in commissione Bilancio – ha annunciato nella serata di ieri – è stato approvato, presenti solo io e Chiavaroli dell’Abruzzo, l’emendamento sulle bollette che consente al sindaco di fare quanto anche lui avrebbe da tempo voluto fare».
E il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, sul social network Facebook, ha rincarato la dose.
«La mia amica Paola Pelino ha fatto una figura un po’ barbina», ha scritto, entrando poi nel merito dell’emendamento approvato.
«Questo è l’emendamento che volevamo – ha sottolineato – soldi certi per sostituire gli ormai scaduti o rotti contatori. Grazie. Ora spiego: la direttiva europea prevede che, al massimo, dal 1 gennaio 2017 si paghi a consumo individuale. Noi lo sapevamo, ma sappiamo anche che i 4443 contatori non sono più attendibili (per durata della vita tecnica, oltre che rotti o peggio, sabotati). Però costano 500-600 euro l’uno, ergo servono 2,5 milioni. In accordo con l’architetto De Paulis, dirigente al settore, avevamo programmato quanto segue: domani arrivano dei tecnici da fuori ai quali daremo l’incarico di certificare lo stato dei contatori. Poi passeremo a fare il bando di gara per fornitura, posa in opera e telelettura. Per questo avevamo richiesto i soldi, da tempo. Ma non c’erano. Con questo emendamento ora ci sono, e possiamo procedere».
«La senatrice Pelino – aggiunge il Primo cittadino – oggi (ieri ndr) ha fatto un comunicato, mi dicono. Parlava del 1 gennaio 2016. Una sciocchezza, che chiunque amministra o mangiucchia di politica e Pubblica Amministrazione neanche prende in considerazione. In quattro mesi, uno dei quali agosto, secondo voi Roma manda i soldi, si fa un bando, si esplica la gara, si montano 4443 contatori? No di certo. Era una sciocchezza, L’ho fatto presente e subito abbiamo pattuito la data giusta, 1 aprile, anche se mi piacerebbe far prima, vediamo. Nel frattempo, proprio oggi, abbiamo risolto il problema del pagamento del consumo individuale di acqua calda. Partirà da settembre, ma le bollette forse non potranno essere bimestrali, perchè sono legate alla lettura della Gsa».
«La mia amica Paola Pelino – riassume Cialente – ha fatto una figura un po’ barbina. Primo perchè aveva scritto 1 gennaio, sciocchezza impossibile (ma che ne sa di come stanno le cose, metti che la consiglia Liris, povera figlia); secondo perchè ha fatto il comunicato quando ancora non si approvava l’articolo 8 (il nostro è l’11). Poi perchè non stava in commissione. Stefania invece sta sul pezzo da giorni. Sicuramente meno elegante e alla moda, ma molto più utile e produttiva. Paoletta mia, bisogna stare sul pezzo».
«Ma un’ultima chicca ve la devo dire – conclude il sindaco nella sua lunga riflessione su Facebbok – nell’aula della commissione, al momento della presentazione dell’emendamento Pelino, qualcuno ha detto “[i]dai, con questo emendamento ci giochiamo il Sindaco dell’Aquila[/i]”. Volevano creare allora appositamente il caos. Lo dico, non che me ne freghi niente, ma per farvi capire come strumentalizzano la nostra tragedia. Nella mia storia ho fatto sempre opposizione durissima, senza pietà, direi, per i miei avversari, ma sempre correttamente e in faccia, mai con esposti nascosti come stanno facendo molti con me. Io li firmavo. Ma sempre prima venivano i cittadini, poi lo scontro politico. Noi siamo la sinistra, gli altri no. Grazie Stefa’ avanzi un caffé».
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