L’Aero Club L’Aquila vola alto

25 luglio 2015 | 10:43
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L’Aero Club L’Aquila vola alto

di Francesca Marchi

Una realtà che cresce e che vola alto quella dell’Aero Club L’Aquila con riconoscimenti, attestati e specializzazioni a tutto tondo.

Dai corsi di aviazione generale, a quelli per ultraleggeri, fino a corsi per piloti professionisti di droni.

Gli aeromobili a pilotaggio remoto, strumento utilizzato non solo per hobby, ma per ragioni di lavoro, conta circa 300 allievi.

«Siamo partiti dal nulla – racconta Valerio Tarquini, socio e istruttore di volo. Adesso abbiamo una pista, 12 velivoli , un aliante, un hangar e siamo diventati una delle sei scuole certificate per l’attività di formazione pratica di [i]APR[/i] –(Abilitazione teorica Enac per pilotaggio di aereomobili a controllo remoto)».

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L’Aero Club a tre anni dal trasferimento della propria scuola di volo nella vasta
aviosuperficie situata a Est dell’Aquila, tra i comuni di Poggio Picenze e Fossa, può dirsi una realtà soddisfatta e orgogliosa.

Proprio nel 2009 l’Aeroclub , deve abbandonare l’aeroporto di Preturo, sede storica per 40 anni, e da quel momento

«nasce l’idea dell’aviosuperficie. Grazie all’aiuto di un socio, appassionato a questa causa, si individua la possibilità di costituirla in questa vasta zona in località Vicenne».

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La pista ha un manto in erba, ottimo per l’aviazione generale, di 650 metri di lunghezza e 30 di larghezza. L’intera area è recintata e dispone di un hangar e di un edificio utilizzato come ufficio .

Qui, soprattutto nei fine settimana, si ritrovano molti appassionati del settore e altrettanti curiosi per un volo dimostrativo.

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«Qualche giorno fa – ci racconta Francesco D’Eramo altro socio dell’Aero- siamo stati contattati direttamente da [i]Google[/i] per essere informati che il sito Aero Club L’Aquila risulta il più cliccato in Italia sotto le parole chiave: [i]droni, APR, SAPR[/i]. Ciò che ha vinto è la professionalità e la tenacia. Tutto è stato costruito senza usufruire di fondi pubblici e di nessun tipo di aiuto».

I traguardi da raggiungere sono ancora tanti e ambiziosi:

ciò che manca è una struttura di accoglienza vera e propria «ma è tra i prossimi obiettivi. Bisogna pensare all’aviosuperficie come una realtà aperta a tutti, non solo agli appassionati del settore».

All’Aquila l’aviazione non può ancora considerarsi una realtà trainante a tutti gli effetti «molta gente viene da fuori. Ma abbiamo in mente di organizzare eventi e altri open day per farci conoscere».

Foto dall’alto di Francesco D’Eramo

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