Lavoratori Cup senza stipendio

27 luglio 2015 | 15:38
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Lavoratori Cup senza stipendio

di Francesca Marchi

Circa la metà dei dipendenti del Cup dell’Aquila non ha percepito lo stipendio dal momento della nuova assunzione avvenuta con il cambio di società.

Dopo le manifestazioni, le polemiche e i botta e risposta tra Asl1 , sindacato e istituzioni, cominciate nel mese di maggio, i problemi per i dipendenti del centro unico di prenotazione dell’Ospedale San Salvatore non sono finiti.

La Gpi , società che ha vinto l’appalto di gestione, è una [i]rti[/i], ovvero un raggruppamento di imprese che ingloba al suo interno altre due società: la Sgs e la Target.

Sono i dipendenti di queste due società minori a non essere pagati. E sono 15, circa la metà del personale.

Perché c’è questa discriminazione?

Gli altri hanno percepito regolare stipendio e quattordicesima.

Ci sono altre situazioni che non rispettano quanto scritto sul bando di gara.

Per cominciare il numero delle postazioni: il bando prevede 9 casse e 12 posti call center.

Invece di norma si raggiunge la copertura massima di 7 casse. Ieri pomeriggio i posti si sono ridotti addirittura a due sportelli aperti.

Questo crea disagi anche agli utenti.

Basta fare una prova chiamando il Cup per scoprire che i tempi di attesa si dilatano. Da 45 secondi come previsto dal bando di gara, si arriva ad attendere 1 minuto e 30 per ottenere risposta.

Perché questa riduzione degli sportelli?

I dipendenti, come previsto da contratto, fanno trasferte in altri distretti della Asl 1, soprattutto Sulmona, Monte Velino e Avezzano.

«Lì non c’è molto lavoro – dichiara un dipendente – andiamo a riposare, mentre a L’Aquila si sgobba e si crea fila. E’ impensabile lavorare in pochi nell’ospedale del capoluogo».

Inoltre la segreteria dedicata ai lavoratori del centro di prenotazione non esiste più all’Aquila, è stata trasferita presso l’ospedale di Avezzano. E anche questo punto non rispetta il bando di gara, in cui si prevede la gestione della segreteria direttamente dalla Gpi.

Intanto gli spipendi non arrivano, anche se la società continua a dire ai dipendenti che i soldi sono stati accreditati.

In ultimo i dipendenti hanno sollecitato l’urgenza di una riunione con i vertici Gpi per discutere di queste problematiche, ma la richiesta è stata ignorata.

Senza stipendio i ragazzi hanno problemi anche a pagare le spese delle trasferte per recarsi negli altri distretti della Asl.

STEFANIA PEZZOPANE, senatrice Pd: «La Regione controlli ciò che sta accadendo con i lavoratori del CUP della ASL dell’Aquila. La vicenda continua a mostrare ancora enormi criticità. Nonostante gli operatori del CUP siano stati riassunti a tempo indeterminato, non ricevono un regolare stipendio.

Nelle scorse settimane ho avanzato una richiesta di accesso agli atti, per verificare come fosse stata gestita la vicenda dell’appalto al nuovo gestore.

Da una prima lettura di quelle carte, che sono riuscita ad ottenere dopo qualche sollecitazione, emerge che la vicenda ha degli aspetti poco chiari e che ci sono alcune clausole del contratto dei lavoratori che non vengono rispettate.

A tutto ciò si aggiunge che circa la metà dei lavoratori non ha percepito lo stipendio. La situazione è diventata insostenibile e alcuni operatori del CUP, che mi hanno contattato nei giorni scorsi, sono davvero arrivati all’esasperazione.

Come mai Regione ed ASL rimangono silenti di fronte ad una situazione del genere? Perché gli stipendi non vengono pagati con regolarità a tutti e le clausole del contratto non rispettate?

Chiedo che venga fatta chiarezza al più presto e sollecito una verifica della situazione, attivando i consiglieri regionali del territorio affinché prendano in mano la situazione, diventata ormai davvero critica».

GIULIANA VESPA, Segretario Provinciale UGL: «C’è una trattativa in corso con l’azienda. E’ urgente un incontro, stiamo aspettando una data da dieci giorni. I lavoratori che non percepiscono lo stipendio non dovrebbero fare turni fuori a spese proprie, ci aspettiamo almeno questo tipo di comprensione e buon senso da parte della ditta».