
di Giovanni Baiocchetti
È tristemente noto al mondo intero per la scritta traballante “Palazzo del Governo” ma presto diventerà un edificio sicuro, sostenibile e, soprattutto, vivo.
{{*ExtraImg_249745_ArtImgCenter_500x281_}}Partiranno a gennaio 2016, salvo sorprese dell’ultimo minuto, i lavori di ricostruzione del palazzo della Prefettura dell’Aquila, diventato da qualche anno di proprietà dell’ente Provincia.
«La sistemazione architettonica e strutturale sarà nel rispetto dell’antichità del palazzo – ha dichiarato l’assessore alla ricostruzione del Comune dell’Aquila, Piero Di Stefano, in una conferenza stampa di questa mattina – edificio nato nel 1400 come convento della vicina chiesa di Sant’Agostino e modificato nel corso dei secoli». Questo, assieme al palazzo già di proprietà della Provincia di via Sant’Agostino, andrà nel giro di due anni a costituire uno spazio omogeneo a disposizione dell’ente, con un cortile che ne permetterà la connessione dal retro di entrambe le strutture.
{{*ExtraImg_249746_ArtImgCenter_500x281_}}Il provveditore regionale alle opere pubbliche Roberto Linetti sottolinea l’interesse per la «salvaguardia delle strutture illese dell’edificio e l’utilizzo di calcestruzzo con materiali di recupero per le parti da ripristinare. La cosiddetta sala olimpica all’interno dello stabile sarà adibita a sala riunioni. L’edificio sarà in classe energetica A, con un costo per consumi ed utenze decisamente basso. Il progetto è stato già consegnato all’impresa che si occuperà dei lavori e per dicembre di quest’anno, a seguito delle indagini archeologiche, è prevista la consegna del progetto esecutivo. Fine dei lavori tra aprile e giugno del 2017».
Il tutto per un importo di poco superiore ai 17.500.000 euro su un finanziamento globale di 25.500.00 euro.
Parla invece dell’importanza del ritorno in centro storico il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio De Crescentiis, sia da un punto di vista sociale sia economico: l’ente spende circa 1.800.000 euro l’anno per ospitare i suoi servizi in vari edifici della periferia del capoluogo (si parla di cifre che vanno dai 200.000 ai 400.000 euro d’affitto per singolo edificio), «soldi che non possiamo più permetterci di pagare. Decideremo a lavori ultimati, in base alle esigenze, come organizzare gli uffici all’interno del nuovo complesso. La sala olimpica ospiterà l’assemblea dei sindaci della provincia», conclude De Crescentiis.
{{*ExtraImg_249747_ArtImgCenter_500x281_}}Stando alle parole del provveditore Linetti, poi, nei prossimi mesi (da settembre a dicembre) dovremo aspettarci il via ai lavori di una dozzina di opere pubbliche nel capoluogo abruzzese, tra le quali la caserma dei vigili del fuoco, la caserma della guardia forestale, l’ultimo dei quattro cantoni (quello della biblioteca provinciale), la scuola De Amicis, il monastero della Beata Antonia, la sede del conservatorio di Collemaggio, palazzo Littorio, i locali dell’ex liceo scientifico di via Maiella, il palazzo degli uffici della facoltà di ingegneria a Monteluco e la facoltà di Economia a Roio Poggio.