
A Palazzo di Città proseguono gli incontri convocati dal sindaco Giovanni Di Pangrazio con il gruppo di lavoro coordinato dal consigliere Nicola Pisegna Orlando per discutere sul futuro della sanità nella Regione Abruzzo e nella Marsica.
Uno dei punti più importanti del “Progetto Marsica”, infatti, è proprio quello che riguarda il sistema sanitario, per il quale il gruppo di lavoro del consiglio comunale sta svolgendo una serie di riunioni per analizzare il territorio in termini di densità di popolazione, come vuole la legge Lorenzin.
All’ultimo tavolo tecnico, insieme ai consiglieri comunali Lino Cipolloni, Gianfranco Gallese, Mario Madonna, Alberto Lamorgese e Ignazio Iucci hanno partecipato il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio e i consiglieri Lorenzo Berardinetti e Maurizio Di Nicola, gli operatori sanitari, alcuni sindaci marsicani e i sindacati.
«L’incontro è stato fondamentale perché abbiamo constatato che il lavoro di analisi e studio fatto sin qui è stato determinante – spiega il sindaco – parliamo di una copertura sanitaria destinata ad un bacino di utenze che va oltre la provincia dell’Aquila, si parla di 140.000 persone per circa la metà dei posti letto disponibili. Le prestazioni delle strutture ospedaliere marsicane, infatti, coinvolgono anche molti cittadini che provengono dalle province di Rieti e Frosinone».
«È assolutamente necessario creare una sinergia con tutti i soggetti coinvolti, da quelli istituzionali ai tecnici. La condivisione di intenti, di concerto con gli esperti del settore, deve puntare a un ospedale della Marsica di primo livello, mantenendo presenti, secondo il criterio di trasversalità degli specialisti, reparti vitali come quello di Emodinamica, Neurochirurugia o la rete Stroke Unit ai quali sono legati servizi di emergenza-urgenza, dove anche un secondo in più può fare la differenza; adattarsi, inoltre, agli standard di edilizia sanitaria con una nuova struttura adeguata per la quale il Comune ha già identificato le aree edificabili e per cui si attende il finanziamento del Cipe e avere un Pronto Soccorso all’altezza del bacino di utenza, considerando la possibilità di appoggiarsi anche a strutture private riconosciute».
«In più, sarà importante mantenere unito il Centro trasfusionale ad Avezzano, considerato gli oltre 7.000 donatori nella Marsica. Oggi più che mai fare squadra può essere decisivo – conclude Di Pangrazio – continueremo ad affrontare insieme la questione sanità nella Marsica in un incontro di lavoro con l’Assessore regionale al ramo, Silvio Paolucci, che avverrà già martedì prossimo al Comune».