
In ospedale come al ristorante: menu stabilito dal degente, anche con scelta vegetariana o vegana e, per malati con determinate patologie, una dietista ad hoc che cura il regime alimentare speciale prescritto su misura dal medico. Dal primo luglio scorso, con la nuova gestione della ristorazione, l’alimentazione dell’ospedale di Avezzano ha un altro ‘sapore’ e il ricoverato il giorno prima di consumare il pasto sceglie come assortire i propri piatti nell’ambito di un discreto ventaglio di opzioni.
Vassoi personalizzati che non hanno nulla a che fare con le poche portate prestabilite tra cui il degente, fino a poco tempo fa, si limitava a scegliere gli alimenti al momento della loro distribuzione. La ristorazione, con l’affidamento del servizio a una nuova ditta, ha cambiato decisamente ‘ricetta’ tanto che, in virtù della possibilità di decidere con anticipo cosa mangiare, le preferenze dei degenti vanno sempre più differenziandosi. Oltre alla dieta vegana (niente carne e pesce ed esclusione di prodotti di origine animale) nei reparti, col nuovo menu a scelta, si registra per esempio una crescente richiesta della dieta vegetariana.
«I vassoi – precisano i portavoce della Asl dell’Aquila – attualmente vengono preparati in locali esterni all’ospedale in quanto la cucina del presidio, dovendo essere ristrutturata, attualmente non è utilizzabile. In attesa della messa a norma dei locali della cucina ospedaliera, attualmente i piatti, dopo essere stati preparati in un laboratorio alimentare all’esterno del presidio ed ermeticamente sigillati, vengono trasportati all’interno dei reparti seguendo modalità che ne garantiscono il mantenimento della temperatura e l’ottima conservazione. Tuttavia, entro dicembre prossimo, lo spazio di cottura e preparazione del cibo all’interno dell’ospedale sarà ampliato e adeguato agli standard normativi, prevedendo anche un locale dedicato alla preparazione dei pasti per celiaci».
Oltre alla messa in sicurezza, «i cui lavori saranno eseguiti entro il prossimo dicembre dalla ditta aggiudicataria dell’appalto della ristorazione», la cucina verrà ammodernata con nuove attrezzature: frigoriferi, piani lavoro, lavaverdure industriale e così via. «Pertanto, a partire dal gennaio del prossimo anno, terminati questi lavori – aggiungono i portavoce dell’Asl – l’ospedale tornerà a disporre di una cucina davvero all’altezza. Infatti i vassoi, dal prossimo anno, saranno confezionati all’interno dell’ospedale e la possibilità di distribuire i pasti direttamente dalla cucina del presidio al reparto, senza passaggi intermedi esterni, renderà le portate ancora più appetibili».
Dal primo luglio scorso, per iniziativa del direttore sanitario ospedaliero Lora Cipollone, è scattata un’altra importante novità: orari di accesso dei familiari negli spazi di degenza uguali per tutte le unità operative, con reparti aperti oltre sei ore al giorno, come consiglia il piano nazionale e regionale per l’umanizzazione delle strutture di ricovero e il miglioramento della qualità e partecipazione del cittadino. Grandi vantaggi per i visitatori dei ricoverati, che possono così usufruire, già da un mese, di due ore in più di apertura giornaliera rispetto al precedente orario d’ingresso. In questo modo il visitatore può restare in reparto, accanto al proprio caro ricoverato, persino fino alle 22, con possibilità di accordare permessi familiari e personali per ulteriori esigenze socio-assistenziali dei degenti.
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