ISA in difficoltà, ma Antonellini non ci sta

31 luglio 2015 | 18:46
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ISA in difficoltà, ma Antonellini non ci sta

«Un’Orchestra Sinfonica, in una regione piccola come l’Abruzzo, non può essere considerata dai politici e dai cittadini un mero problema economico contabile. Va valutata invece come una risorsa, un patrimonio e una potenzialità da sfruttare e finanziare, anche in sinergia con altri settori, per il bene, l’immagine e il vanto della nostra regione».

Ad intervenire sulla grave situazione economica che sta interessando l’Istituzione Sinfonica Abruzzese è Vittorio Antonellini, direttore artistico dell’I.S.A. dalla fondazione al 31 dicembre 2010.

Voluta da Nino Carloni, fu uno dei fondatori dell’Orchestra.

«A titolo personale – scrive in una nota – sento anch’io la necessità, anzi il dovere, di fare alcune considerazioni in merito con l’auspicio che questa situazione si risolva al più presto in modo positivo considerato che il pericolo che l’orchestra cessi l’attività o la ridimensioni notevolmente è ormai imminente».

«Da mesi – ricorda Antonellini – l’Istituzione Sinfonica Abruzzese è in gravi difficoltà economiche per i notevoli tagli dei contributi regionali. Tanti sono stati gli atti di solidarietà locali e nazionali ma per ora tutto e’ rimasto immutato. Desidero ricordare che l’Istituzione Sinfonica Abruzzese è nata quarant’anni fa grazie a persone che credevano negli ideali, nelle utopie e nella convinzione che la cultura sia fondamentale per la crescita di una collettività. Nascita appoggiata in toto dagli amministratori di allora e immediatamente sostenuta da congrui contributi e successivamente da una apposita legge regionale. Quarant’anni di attività, 5.000 concerti, in regione, in Italia e all’estero, un gratificante ruolo nel panorama musicale nazionale ed internazionale, 50 posti di lavoro e un sostanzioso contributo statale non possono essere imprudentemente gettati al vento».

«Se così fosse – rileva l’ex direttore artistico – occorre politicamente e civilmente assumersene tutte le responsabilità. Dopo il concerto del 2 agosto per i Cantieri dell’Immaginario, l’Istituzione Sinfonica potrebbe essere costretta momentaneamente a interrompere la propria attività. Occorre scongiurare immediatamente questo pericolo affinché l’ orchestra dopo milioni di note non sia costretta ad una lunga pausa inevitabile, preludio ad un definitivo e mortificante silenzio. Dobbiamo quindi sentire come comunità l’orgoglio e il dovere di difendere e non disperdere quello che faticosamente abbiamo conquistato in termini culturali, sociali e professionali in questi quarant’anni e che molte altre regioni ci invidiano. Impegniamoci ancora con forza e determinazione – è l’auspicio e l’invito di Antonellini – perché la Nostra Orchestra possa in breve tempo riprendere con serenità il suo cammino e la sua funzione».