
Torna per la 56esima edizione la rassegna degli ovini a Campo Imperatore.
Oltre 10.000 capi raccolti negli stazzi dai 22 allevatori, tutti aquilani tranne Schiavone, presente con 1945 capi portati in transumanza sul Gran Sasso da Manfredonia (Foggia).
60 gli espositori raccolti a Fonte Vetica, sotto monte Prena e monte Camicia.
Il nutrito programma della manifestazione, nata esattamente nel 1943 e tramandata negli anni seppur con qualche lunga pausa, ha previsto una mini transumanza nella giornata di ieri con il pastore Ruggiero Damiani di Barisciano che ha spostato 900 capi, dal Rifugio Racollo a Fonte Macina di Campo Imperatore, in 9 ore di marcia.
In serata c’è stata la tradizionale Cena del pastore, cui hanno partecipato i 130 invitati della Camera di Commercio di L’Aquila, l’ente organizzatore della manifestazione.
Il menù è stato affidato all’agrichef Gabriele Maiezza, dell’agriturismo Santa Felicita di Cepagatti, che ha preparato la tradizionale pasta del pastore con ricotta fresca di pecora, cipolla e guanciale, e la pecora alla cottora.
Reduce da una intensa settimana all’Expò in cui l’agrichef ha preparato in media 400 pasti al giorno per la Campagna Amica Abruzzo di Coldiretti, facendo apprezzare e conoscere i più caratteristici piatti della tradizione abruzzese con grandi riscontri per gli arrosticini e lo zafferano aquilano.
«Sono un tradizionalista integralista – ha commentato Maiezza al Capoluogo – e rispetto i parametri essenziali della Territorialità, del km zero e della stagionalità».
Tante le delizie. Tra i tanti espositori di prodotti tipici presente la dinastia artigiana della famiglia Rovo, da sempre al servizio delle attività agricole e oggi specializzati in prodotti agroalimentari gli uni e nella lavorazione del pellame per la selleria gli altri.