22 anni, un’indimenticabile notizia da poco

7 agosto 2015 | 16:02
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22 anni, un’indimenticabile notizia da poco

di Gioia Chiostri

Per fare di una notizia, una buona notizia, non servono grandi peripezie della penna. Bastano, in fondo, solo due ingredienti fondamentali: un nome e un fatto. Un po’ come avviene per la preparazione di quelle torte cotte in casa, laddove cioè, nell’impasto, si è soliti mescolare un po’ di zucchero in più e un po’ meno liquore al limoncello perché così, la suddetta torta a due strati, piace tanto al più piccolo membro della famiglia. Oggi non ho per le mani incendi, incidenti, rapine a mano armata o consigli comunali indaffarati. Oggi ho per le mani la gioia della mia vita, mia sorella, che compie 22 anni.

Una giornata come tante, in realtà. Lei nemmeno lo voleva festeggiare, il suo 22esimo compleanno. Tempo fa esordì dicendo: ‘[i]Sto invecchiando, ho l’ansia di portare a termine le mie mete, cosa lo festeggio a fare il mio compleanno, cosa c’è da festeggiare?[/i]’. Ecco: in ciò si riassume la crisi generazionale di oggi. La mancanza di certezze, di un futuro palpabile, la vuotezza di un mondo fisico detronizzato dalla finta pienezza di quello virtuale. A 22 anni, cari giovani di oggi, la vita è appena iniziata e poi, come dice la buona e vecchia letteratura di altri tempi, – che altri non è se non lo specchio dell’umanità – non si è vecchi mai se si sorride sempre dentro. Festeggiare i compleanni significa, in breve, dare un po’ di respiro ad una vita che va avanti, molto spesso, senza nemmeno aspettarci alla fermata del bus.

C’è poco da pensare oggi. Oggi i pensieri vanno chiusi in una scatola di cartone, di quelle con impressa a caratteri cubitali la scritta FRAGILE sopra, perché oggi è il giorno del domani. Oggi si devono fare delle promesse a carattere maiuscolo e delle rinunce a carattere minuscolo. Oggi non c’è spazio per lo ieri. Compiere 22 anni, significa sentirsi già grandi, con la consapevolezza, però, di battere sul tempo il tempo stesso, in quanto, a quest’età, si è ancora padroni di sorridere del niente e capaci di ridere del nonnulla.

Perciò, a mia sorella, che si prepara ad intraprendere una, auspico, brillante carriera da ostetrica e un’altrettanto brillante carriera da donna, ‘regalo’ il consiglio di non bruciare mai le tappe della vita e di trovare sempre un po’ di tempo per sentirsi bambina in un mondo di adulti. I bambini ringiovaniscono crescendo, gli adulti invecchiano impegnandosi a diventare grandi.

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