
Il filosofo Immanuel Kant scrisse: [i]“la mano è la finestra della mente”[/i], sottolineando con grande efficacia come il primo strumento dell’uomo manifesti il suo pensiero.
Il prodotto dell’artigiano è un punto d’arrivo nello svolgersi della sua personalità, frutto di un lavoro dove il pieno coinvolgimento di se stessi è la parola d’ordine: da qui il suo carattere libero.
In un mondo che diventa sempre più uguale, appiattito su scelte di cose standardizzate, dove tutti noi “esplodiamo” freneticamente bombardati da una produttività industriale irrispettosa di ambiente naturale ed umano, quella artigianale è una proposta senz’altro più leggibile e legata a ritmi umani.
In Abruzzo c’è una forte tradizione (e una vocazione) artigiana che, purtroppo, si sta perdendo con il tempo. Ogni anno l’Associazione Amici di San Michele Onlus si adopera per rivitalizzarla organizzando l’evento [i]“Mercatino artigianale di mezz’agosto”[/i].
Siamo arrivati alla nona edizione di questa giornata che richiama molti visitatori ed espositori.
Il contesto è quello di due borghi tra i più belli di Lucoli, che divengono protagonisti del territorio. I vicoli e le piazzette di Vado Lucoli e di Lucoli Alto saranno lo scenario variopinto di allestimenti artigianali, dove troveranno posto i prodotti artistici di tanti espositori abruzzesi. Questa manifestazione arricchisce oramai da nove anni l’offerta turistica estiva di Lucoli.
Il programma della manifestazione è ricco e punta soprattutto sulle mostre mercato di artigianato, su spettacoli di intrattenimento culturale e musicale, assieme alla degustazione di prodotti tipici, che si svolgeranno, domenica 16 agosto dalle ore 10 alle ore 20.00.
Tra gli appuntamenti principali:
• Seconda edizione del progetto di ricerca “giovani eredi per vecchi mestieri” realizzato dal Liceo Artistico “F.A. Grue”, tramite il sostegno delle Associazioni organizzatrici in partenariato con la Federazione BCC dell’Abruzzo e Molise. I giovani come protagonisti, testimoni della ricerca sui vecchi mestieri ed autori di opere artistiche che saranno esposte e votate nel gradimento dal pubblico intervenuto. Gli elaborati ceramici prodotti saranno in seguito incastonati nelle case dei borghi per abbellirli e caratterizzarli. I prodotti dell’edizione 2014 sono già visionabili nei borghi di Lucoli Alto e Vado Lucoli.
• Esibizione del “Gruppo Selva in Folk”, associazione culturale folkloristica che ha lo scopo di promuovere e mantenere vive le tradizioni, gli usi e costumi della terra d’Abruzzo. Il gruppo è formato da circa 35 elementi tra giovanissimi e artisti di terza età. La divisione corale propone antichi canti, il tutto contornata dalla presenza di du-bott, fisarmoniche, tamorra e cut-cut. La divisione ballo mostra in pubblico il risultato di ricerche laboriose, che hanno ricostruito un mosaico ormai perso, di balli antichi, quali: La Saltarella, la Quadriglia, la Polka Figurata, la Spallata, la Jsciana e lu Serpitill.
• Dimostrazione di ricerca dei tartufi con i cani a cura dell’Associazione Tartufai di Lucoli. L’addestramento dei cani è una delle tante sfaccettature del mondo dei Tartufi. Ogni cercatore di tartufi deve essere anche un po’ addestratore per poter entrare in sintonia con l’unico alleato che ha nella cerca del Tartufo. L’Associazione di Lucoli offrirà ai visitatori una simulazione dell’attività di ricerca con i cani.
«Ci piace pensare alle cose di cui circondarci di produzione artigianale dove l’autore è un artefice lento, di un prodotto che è immediatamente riferibile ad una persona, al suo vissuto, alla sua passione: una filiera corta che avvicina chi fa le cose a chi le fa proprie.
I miliardi di milioni di pezzi, prodotti industrialmente, si abbattono sul pianeta e su di noi, togliendoci laconsapevolezza del valore del lavoro come espressione di un uomo. Ci piace pensare che essere artigiano oggi vuol dire anche partecipare ad una rivoluzione non violenta, che aiuta a recuperare il senso meno scontato delle cose, affina la capacità di attenzione, educa alla scoperta della differenza, mette al centro l’originalità invece dello standard che, nella sua ossessiva ripetizione, ci impoverisce tutti», si legge in una nota divulgata dall’Associazione.
«Se dovessimo pensare a come immaginare il paese di Lucoli in futuro, attivo, e con un nuovo benessere economico, lo vedremmo come un territorio dove la manualità, le arti e i mestieri potessero essere ben rappresentati magari da giovani artigiani», questa la, si spera non solo romantica, conclusione.