
di Valter Marcone
1424-2015. Sei secoli trascorsi e non ancora compiuti. Una storia che a rileggerla o a risentirla raccontare dopo tanto tempo sembra che sia scaduta, come se valesse solo allora.
E’ la storia dell’ardimento, della tenacia, del coraggio, della perseveranza del fervore di uomini e donne in difesa della loro città. L’Aquila assediata da Fortebraccio da Montone, liberata con la vittoria in una battaglia campale e per il coraggio della sortita di Antonuccio Camponeschi che con alcune milizie esce dalla città e si aggiudica le sorti dello scontro.
E’ questo il tema di uno degli eventi nell’ambito del programma della 721.ma Perdonanza Celestiniana che fa parte del Progetto no-profit “Mission Mani-la/Mission Bangui”.
Si terrà mercoledì 26 agosto alle ore 19,30 nel Chiostro del Monastero di San Basilio. “OLTRE LE MURA LA BATTAGLIA AQUILA, ANNO DOMINI 1424” Interprete Alessandro Sevi – Tsa.
Chitarra solista del Maestro Francesco Mancini – Accademia Chitarristica Aquilana.Testi narranti di Vincenzo Battista Con la partecipazione dell’Associazione culturale di rievocazione storica “Compagnia Rosso d’Aquila”.
E poi a seguire alle ore 20,30 nel Refettorio del Monastero di San Basilio CENA DI SOLIDARIETÀ . Racconti e riflessioni per la raccolta di fondi a sostegno del Monastero e delle Missioni in Africa e nelle Filippine intitolate a Celestino V delle Suore Celestine(a cura della Scuola di Cucina “Scherza col cuoco”- Necessaria la prenotazione, Suor Celeste 349-0741327).
Brevemente. Il contesto storico. Alla morte del “re soldato” Ladislao di Durazzo ( 1376-1414) che aveva largheggiato nell’accordare privilegi e favori a L’Aquila lusingando e rinvigorendo la coscienza civica della città, gli successe la sorella Giovanna II (1414-1434).Questa si trovò ben presto di fronte ad un grave problema. Scrive infatti Ernesto Pontieri in Il Comune dell’Aquila nel declino del medioevo : “ Mancando di eredi diretti e succube ora dell’uno ora dell’altro favorito .le si impose nel 1420 il problema della successione ,ed ella credette di risolverlo adottando, nella speranza di avere vicino un protettore per sé e per il Regno ,Alfonso V d’Aragona. (…) che a causa di intrighi e cupidigie, si vide sostituito dall’irrequieta regina da Luigi III D’Angiò. Si riaccendeva così la guerra tra pretendenti e L’Aquila, fedele alla regina ,dalla quale aveva ricevuto non poche prove di benevolenza,non indugiò ad allinearsi tra i più appassionati fautori del pretendente angioino-durazzesco.
Questa fedeltà le costò un assedio furibondo al quale seppe epicamente resistere per mesi e mesi . Alfonso d’Aragona aveva affidato l’incarico di soggiogarla a Braccio da Montone ,con la promessa di dargli la città in signoria , così come aveva fatto Giovanna II nel 1421 infeudandogli la non meno importante città demaniale di Capua “
Braccio dunque con le sue truppe attestate sulle colline che circondano la conca aquilana l’assediò per mesi fino ad uno scontro finale volto a favore degli aquilani nel quale ,tra l’altro vi perse la vita .
Storici moderni e contemporanei , cronisti dell’epoca in funzione di testimoni raccontano queste epiche vicende .Tra questi vanno ricordati “Chronica civitatis Aquilae di A .De Ritis e “ Cantari sulla guerra aquilana di Braccio di Niccolò Ciminello .
Quest’ultimo è’ un poema proprio sulla guerra braccesca (1423-1424), in ottava rima e in undici canti, ciascuno di oltre 40 stanze. Il suo dialetto è più forbito che in Buccio di Ranallo e Antonio di Boezio, a indicare forse un discreto livello culturale, e la conoscenza dei maggiori poeti del suo tempo che egli cita nell’introduzione ( Dante ,Petrarca ), Il poema del Ciminello fu a lungo creduto di autore incerto. Il primo ad attribuirlo a lui con probabilità fu Girolamo Rivera e a questa opinione aderì Anton Ludovico Antinori che pubblicò l’opera nel VI Tomo delle Antichità del Medio Evo. Lo stesso Antinori, dopo il ritrovamento del manoscritto originale, considerò certa l’attribuzione e diede conto di questa certezza in una nota in coda all’opera. In seguito venne utilizzato da Angelo Pico Fonticulano, che verso la metà del XVI secolo lo tradusse in prosa latina con il titolo di Bellum Braccianum (o De bello Bracciano),poi ripubblicata nel 1630 per l’editore Cacchi dell’Aquila e, nel XVIII secolo, da Pietro Burmanno, che la inserì nella sua grande collezione degli scrittori di cose italiane.
Proprio dai Cantari di Ciminello ,Vincenzo Battista ha tratto un prezioso materiale di ricostruzione della battaglia , mettendo dunque sulla bocca di Alessandro Sevi versi in ottava rima che faranno risuonare sotto le volte del Chiostro del Convento di S. Basilio i clamori della battaglia, i silenzi delle veglie e delle vigilie ,il nitrito dei cavalli, ,i sussurri delle ronde , i richiami delle sentinelle. Scintilleranno le armi ma anche l’indomita volontà del popolo aquilano di difendere la loro città. E al racconto antico di Ciminello ,in un ritmo che sicuramente stupirà gli ascoltatori , si alterneranno voci moderne, tra cui alcuni scritti dello storico aquilano Luigi Lopez
Lo stesso ritmo di un popolo il cui esercito pur duramente provato dall’assedio, ogni giorno sfilava impettito dalla Porta Lavareta, la porta Barete del cui recupero oggi si parla tanto, fino alla Riviera, il quartiere antico oggi noto come la Rivera, mostrando al nemico gli armamenti migliori e ben schierati, in modo che i bracceschi credessero l’armata rivale sempre in forma e ben nutrita ed equipaggiata.
E quel Chiostro e quel Convento che già al tempo della battaglia erano stati eretti insieme alle precedenti mura del 1300 e che centocinquanta anni dopo dettero anche loro prova di resistenza, il 26 agosto prossimo assisteranno alla sfilata di voci antiche e voci moderne che torneranno a lusingare la storia per dire ancora una volta che la libertà è un bene prezioso e la memoria ne è la sentinella più operosa.
Segue il programma completo delle manifestazioni Progetto no-profit “Mission Mani-la/Mission Bangui”.
MISSION PERDONANZA 2015
Progetto di Vincenzo Battista e Angelo De Nicola
Monastero di San Basilio
Piazza San Basilio – L’Aquila
(info 340-3783897 – info@angelodenicola.it
360-821812 – v.battista@vincenzobattista.it)
Programma X edizione
Evento nell’ambito del programma della 721.ma Perdonanza Celestiniana
Progetto no-profit “Mission Mani-la/Mission Bangui”
promosso in collaborazione con:
Lions Club L’Aquila Host
Teatro Stabile d’Abruzzo
Gruppo aquilano di Azione civica Jemo ‘nnanzi
One Group
Scuola di cucina “Scherza col Cuoco”
Coro Diocesano dei Giovani
Pro Loco di Tornimparte
Accademia Chitarristica Aquilana
Associazione di rievocazione storica “Compagnia Rosso d’Aquila”.