
Atti di vandalismo contro il centro storico della città. Il primo cittadino storce il naso e passa all’attacco. «Denuncio formalmente gli ennesimi reati di imbrattamento delle mura di monumenti della città». Il sindaco di L’Aquila, Massimo Cialente, decide di usare il pugno di ferro contro le ferite di vernice contro L’Aquila città.
La denuncia, fatta in seguito all’ennesimo, «orribile» atto di vandalismo ai danni del centro storico, è stata inoltrata al Procuratore della Repubblica dell’Aquila, Fausto Cardella, al Questore della Provincia dell’Aquila, Alfonso Terribile, Al Prefetto della Provincia, Alecci e al Provveditore alle Opere Pubbliche, Roberto Linetti.
Una scelta felice, questa, che rispecchia il senso dell’amaro in bocca accusato, dopo i fatti, da una popolazione intera. «L’ultimo caso, del quale, se necessario trasmetterò le foto, riguardano le colonne dei “Portici di San Bernardino”, peraltro edificio vincolato.
Poiché l’area è sottoposta a videosorveglianza, sappiamo per certo che le telecamere del Provveditorato hanno registrato quanto accaduto», afferma il sindaco.
«Nel presentare la denuncia, segnalo al Questore che i file delle registrazioni sono a disposizione per procedere al riconoscimento dei colpevoli».
«Certo che le indagini saranno celeri, mi permetto di segnalare che questi atti di vandalismo sono ormai insopportabili per i cittadini, creano un senso di sfiducia nei confronti del futuro della città, delle istituzioni e delle forze dell’ordine, e quindi auspico esemplari e rapide punizioni dei colpevoli, siano essi maggiorenni o minorenni, peraltro per reati perseguibili d’ufficio.
Le punizioni dovranno essere assolutamente irrinunciabili ed improcrastinabili», questa la dura conclusione.
«In qualità di Sindaco – aggiunge poi – chiedo, nel rispetto delle norme procedurali, che questa Amministrazione comunale sia informata dell’andamento delle indagini ed azioni che codesta Procura intenderà assumere, poiché il Comune dell’Aquila in ogni sede si costituirà parte civile».