
Non solo restauri. All’Aquila, dove domani arriva per la prima volta il presidente del Consiglio Matteo Renzi, è conto alla rovescia per la ‘Woodstock del Jazz’, la manifestazione che il 6 settembre riunirà nella città squassata ormai sei anni fa dal terremoto, maestri e nuovi talenti, band e orchestre, tutti in insieme a titolo gratuito per una maratona di concerti con gran finale in Piazza Duomo.
Un atto di solidarietà verso la città colpita dal sisma, ma anche un’occasione per «il meglio del nostro jazz – ha sottolineato qualche settimana fa il ministro Franceschini presentando l’evento a Roma- Un fenomeno che non è di nicchia, ma di eccellenza a livello internazionale, anche se troppo a lungo non lo abbiamo valorizzato abbastanza».
L’idea nasce dall’esperienza dello scorso anno del Buskers Festival di Ferrara, che portò a L’Aquila la sua anteprima.
«Sarà il più grande evento di Jazz mai organizzato in Italia – assicura il ministro – ma insisteremo perché ogni anno ci sia una giornata a dimostrare quanto L’Aquila abbia voglia di rinascere. Non bastano i restauri: la città deve tornare a vivere il suo centro storico. E sono contento che questa maratona sia dedicata al Jazz perché il Jazz è proiettato verso il futuro. Come diceva Miles Davis, ‘non suonate quel che c’é già, ma quello che non c’è».