
Si susseguono i documenti presentati dalle mamme ad assessori e consiglieri comunali per sollevare, denunciare e scongiurare il “caro scuola”.
Strutture provvisorie, aule non idonee, isee che non rispecchiano le reali situazioni economiche delle famiglie aquilane e rette che lievitano senza tenere conto di queste situazioni.
«Siamo davvero preoccupate – afferma Claudia Pagliariccio – le richieste di iscrizione ai nidi comunali, viste le nuove tabelle, sono calate del 30%, due asili comunali su tre verranno chiusi e ancora vengono chiesti sacrifici alle famiglie. Nessuno sgravio per secondo e terzo figlio e alla fine del mese chi ha due bambini si trova a pagare circa 460 euro tra mense, trasporti, e nidi».
«Anche noi di Mamme per L’Aquila – continua Valeria Baccante – abbiamo sottoscritto un documento che spiega come a servizi non adeguati non possano corrispondere aumenti che arrivano, come nel caso dei trasporti, al 100%».
«Confidavamo fatto che venissero approvati gli emendamenti presentati dall’opposizione -conclude Pagliariccio – se non altro per prendere tempo ed affrontare il problema degli adeguamenti tariffari con le dovute attenzioni».