Da un’indagine nata nell’ambito del monitoraggio esercitato dai Carabinieri della Compagnia di Avezzano per prevenire e contrastare efficacemente lo spaccio di sostanze stupefacenti nel comprensorio marsicano, è scaturita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un cittadino marocchino 19enne, irregolare e senza fissa dimora.
Il giovane, localizzato all’interno di una cabina Enel dismessa nei pressi dell’incrocio tra strada 36 e la circonvallazione, era stato monitorato da parte di un team investigativo formato da militari delle Stazioni di Gioia dei Marsi e Ortucchio, appositamente predisposto per intercettare e contrastare lo spaccio di stupefacenti a Borgo Ottomila e dintorni. Nel corso dei numerosissimi appostamenti e servizi di osservazione realizzati anche con l’ausilio di sistemi di amplificazione della visione notturna, di pedinamenti, di controlli effettuati con il supporto di unità cinofile antidroga, di dosi di stupefacente sequestrate – quasi esclusivamente cocaina – di clienti escussi a sommarie informazioni, i carabinieri hanno raccolto «probanti elementi di colpevolezza a carico dello straniero», documentando «numerosi episodi di spaccio, tutti riconducibili al giovane», che impiegava quale «base logistica» la cabina Enel dismessa dove è stato arrestato.
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Il marocchino è stato tradotto in carcere su disposizione del Pm Roberto Savelli che, concordando pienamente sugli elementi raccolti dai carabinieri, ha richiesto la misura cautelare al Gip Maria Proia.
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