
di Claudia Giannone
A parlare al termine dell’incontro amichevole che ha visto scontrarsi tra le mura dell’Adriatico Pescara e L’Aquila, è il mister rossoblù Carlo Perrone. Ottimo confrontarsi con una squadra di una categoria più elevata, ora sono più chiari i punti di luce e di ombra della compagine aquilana. «Avevamo bisogno di misurarci con una squadra superiore per capire la condizione e la qualità del nostro organico – ha spiegato – sono emerse delle note positive, altre un po’ meno. Questo ci dà maggiore consapevolezza di dove dobbiamo operare: la squadra è buona, ma c’è qualcosa da puntellare. Dal punto di vista della qualità sono tutti giocatori importanti, dobbiamo limare la compattezza».
E proprio riguardo alle ombre, Perrone specifica: problemi in difesa, necessità di un giocatore di spessore che possa aiutare i più giovani e al tempo stesso dare più importanza alla linea arretrata. «Allestire un campionato di Lega Pro non è facile – ha aggiunto – In difesa ci serve un giocatore che possa dare sicurezza: sia Sanni che Anderson sono giocatori dalle ottime qualità, ma con meno esperienza. Penalizzazioni? C’è ancora il terzo grado, aspettiamo».
{{*ExtraImg_252496_ArtImgRight_300x168_}}Poche parole da parte del tecnico avversario, Massimo Oddo, che parla della nuova stagione del Pescara, ma anche del team affrontato questa sera. «Noi necessitiamo di qualche inserimento per fare una buona impressione – ha detto – solo nel corso del campionato, intorno alla quarta giornata, potremo essere al top. L’Aquila? Un’ottima squadra, molto organizzata, che ti lascia pochi spazi e al momento opportuno viene a dar fastidio davanti».