Sequestrata pianta di marijuana alta 3 metri

30 agosto 2015 | 09:56
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Sequestrata pianta di marijuana alta 3 metri

Trovata e sequestrata dalla Polizia di Stato una «gigantesca» pianta di marijuana all’interno del giardino di una villetta di Pescasseroli, nell’Aquilano.

La Squadra Mobile fermando, durante un controllo antidroga fatto a L’Aquila, alcuni giovani consumatori di marijuana, è venuta a conoscenza di alcuni «luoghi di rifornimento» in provincia, tra cui uno in zona Pescasseroli, che, secondo gli investigatori, riforniva l’area sulmonese. A seguito di accertamenti info-investigativi il personale della Sezione Antidroga è risalito ad un’abitazione di Pescasseroli, dove, tra l’altro, dimorava un ragazzo tratto in arresto per spaccio di droga, sia nel 2001 che nel 2004.

Fatto un sopralluogo all’esterno, gli investigatori hanno notato quella che sembrava una piccola piantagione di marijuana, così hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare, ai sensi dell’articolo 103 della Legge sugli Stupefacenti, che ha dato esito positivo e ha consentito di rinvenire «una pianta di sostanza stupefacente alta circa 3 metri e talmente sviluppata in larghezza da dare la percezione che vi fossero più piante coltivate».

All’interno dell’abitazione vi erano madre e figlio: quest’ultimo, interpellato in merito, non ha rivendicato la proprietà della pianta di marijuana, mentre, secondo quanto riferito dagli investigatori, lo avrebbe fatto la madre, una 58enne, la quale avrebbe riferito, spontaneamente, che la pianta di marijuana presente nel giardino della loro abitazione l’aveva seminata lei nel mese di maggio 2015, insieme ad altri semi di fiori regalatigli qualche anno prima, senza conoscerne la natura.

Le dichiarazioni della donna, priva di precedenti penali specifici a suo carico ma solo una segnalazione risalente all’anno 2007 per minacce, ingiurie e diffamazione, secondo gli investigatori, «appaiono finalizzate a proteggere il figliolo da responsabilità, visto che il medesimo risulta già gravato da pregiudizi penali specifici». La donna è stata segnalata in stato di libertà per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti ex articolo 73 D.P.R. 309/90.

Per quanto concerne la sostanza stupefacente sequestrata, dopo che il narcotest ne ha confermato l’origine, ovvero marijuana, è stata inviata all’Arta per le successive analisi di laboratorio.