Crab, Regione senza idee per i centri di ricerca

2 settembre 2015 | 14:24
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Crab, Regione senza idee per i centri di ricerca

di Roberta Galeotti

Senza stipendio da febbraio i dipendenti del Crab, il centro di eccellenza regionale nell’agroalimentare di Avezzano.

Il progetto di ristrutturazione dei tre consorzi di ricerca regionali della giunta D’Alfonso, per ora, ha significato la paralisi di Crab, Crivea e Cotir.

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Il Crab è stato messo in liquidazione lo scorso 12 dicembre 2014, con lo scioglimento del Consiglio di Amministrazione, in attesa del nuovo provvedimento regionale che definisse il futuro dei tre consorzi.

Sono trascorsi 8 mesi e nulla si è più saputo, evidentemente ci sono questioni più importanti che catalizzano l’attenzione del governo regionale piuttosto che un gioiello della ricerca agroalimentare come il Crab, con i suoi 24 dipendenti, senza stipendio da 6 mesi.

Eppure il progetto in bozza nelle stanze di palazzo Silone prevedeva l’accorpamento amministrativo dei tre consorzi in una unica formula con la continuazione delle attività specifiche e di eccellenza nei diversi settori dei tre centri. Si sarebbe dovuto chiamare CRIA (Consorzio di ricerca e innovazione Abruzzo) il nuovo soggetto che avrebbe accorpato i 3 consorzi esistenti con le spese contratte di un unico organismo di gestione aministrativa. I tre consiglieri regionali Giuseppe Di Pangrazio, Lorenzo Berardinetti e Maurizio Di Nicola, con a capo il presidente del Consiglio Regionale, avevano lasciato trapelare la decisione di posizionare la sede unica del Cria ad Avezzano. L’annuncio fatto con grande enfasi lo scorso giugno dai tre consiglieri marsicani però è rimasto un’oasi nel deserto ed è sembrato più un contrappeso per spiegare all’opinione pubblica e alla minoranza lo svuotamento dei servizi per l’agricoltura dell’ex Arssa.

Il Crab in liquidazione, così come gli altri consorzi regionali, non è in grado di rispondere ai bandi europei nè di presentare progetti, così si trova completamente bloccato nella progettazione futura.

Intanto i dipendenti continuano ad andare a lavorare ad Avezzano per concludere i progetti di ricerca presentati nei bandi precendenti e, ironia della sorte, la settimana prossima saranno all’Expò, a Casa Abruzzo, per rendere pubblici gli strabilianti risultati ottenuti nei progetti in collaborazione con le più grandi aziende agroalimentari abruzzesi e non solo.

Per l’efficientamento i tre consigli di amministrazione di Crab, Crivea e Cotir sono stati sciolti e sono stati nominati tre liquidatori, più un quarto soggetto nominato presidente del collegio dei liquidatori, il dottor Filippo Rosa.

Le organizzazioni sindacali, nell’esprimere forte preoccupazione per la situazione di stallo in cui versa il CRAB di Avezzano hanno chiesto in un comunicato la costituzione di un tavolo sindacale permanente, finalizzato alla soluzione delle problematiche organizzative e finanziarie del consorzio di ricerca… ai posteri l’ardua sentenza!