
Denunciati in stato di libertà alla Procura dei Minori per deturpamento ed imbrattamento di cose di interesse storico, ex art. 639 del codice penale, i ragazzi che in data 20 agosto scorso avevano fatto delle scritte sui muri, da poco rifatti, sotto i portici di S. Bernardino, in pieno centro aquilano.
Era stato il primo cittadino del capoluogo a segnalare il fatto con una lettera indirizzata al Procuratore della Repubblica, al Prefetto ed al Questore dell’Aquila, in cui aveva stigmatizzato il deprecabile comportamento di chi si era reso responsabile di aver apposto delle scritte su immobili di valore, proprio vicino a Palazzo Fibbioni e tra l’altro rinnovati e lucidati poco tempo prima, chiedendo un immediato intervento volto a scoprire gli autori.
Pertanto, il Questore ha subito attivato la Squadra Mobile che dopo aver effettivamente verificato l’esistenza delle suddette iscrizioni, peraltro di contenuto volgare, seppur minime nella loro estensione e consistenza, ha visionato le immagini delle telecamere presenti sul posto, che ritraevano un gruppetto di giovani riuniti sotto i portici: ad un certo punto, verso le ore 17 del giorno suddetto, uno di loro, utilizzando un pennarello con inchiostro nero, scriveva una frase sul lato interno di una colonna dei “Portici di San Bernardino”; dopo pochi secondi un secondo ragazzo, con il medesimo marker ricopriva parte della frase scritta dall’amico per poi apporne un’altra lateralmente.
Nei giorni successivi gli agenti della Mobile si recavano sul posto ove accertavano il contenuto delle scritte, la cui foto viene allegata al presente comunicato.
Non risultando conosciuti i partecipanti all’atto vandalico, venivano approntati dei servizi di osservazione in quel luogo ed in zona centro che davano i loro frutti il 27 agosto allorquando veniva riconosciuto ed identificato uno dei due giovani autori dell’imbrattamento; mentre qualche giorno dopo, l’1 settembre passato, nel corso di un nuovo specifico servizio, veniva individuato dagli operanti ed identificato anche l’altro giovane.
Trattasi di due ragazzi minorenni, di anni 16, uno aquilano e l’altro proveniente dall’europa dell’est, residenti a l’Aquila, incensurati.
Sono stati, inoltre, identificati gli altri 2 giovani presenti con loro: un ragazzo di 15 ed una ragazza di anni 16.