
Sotto organico, mal retribuiti rispetto ad altri corpi, in età avanzata (l’età media è 50 anni) e demotivati. È il quadro allarmante della situazione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco reso noto dal sindacato autonomo Conapo dell’Aquila.
«Le prime limitazioni al turn over che hanno determinato la pesante carenza di organico – spiega in una nota Elio D’Annibale, segretario provinciale del sindacato – risalgono a circa otto anni fa, quando il governo decise che ogni 10 vigili del fuoco che andavano in pensione se ne potevano assumere solo 2. Più recentemente si è passati a 5 ogni 10, ma non è bastato. Oggi mancano 3.854 vigili del fuoco operativi su un totale di 32.734, circa il 12%».
Il Conapo minaccia di scendere in piazza
«se il premier Renzi continuerà in questa azione» e lancia
«un appello ai politici della provincia dell’Aquila, che a oltre sei anni dal sisma non hanno ancora la caserma, per ridare piena efficienza al Corpo dei vigili del fuoco, chiedendo azioni concrete in vista della prossima legge di stabilità».
«Le 250 assunzioni di vigili del fuoco previste dal governo per il Giubileo con il recente decreto enti locali non andranno a colmare questo buco di organico in quanto – sottolinea D’Annibale – si tratta dell’anticipazione temporale di assunzioni già previste con il meccanismo del turnover dimezzato. La carenza di organico è quindi destinata ad aumentare ulteriormente se l’attuale governo continua su questa strada». Per il sindacalista,
«i problemi si fanno sentire anche presso i vigili del fuoco dell’Aquila che scontano carenze di organico rispetto alla pianta organica prevista. E in questo quadro desolante anche ridotti senza caserma a più di sei anni dal terremoto che l’ha devastata».