Campo Imperatore: si vendono gli abbonamenti, ma è rischio apertura

In queste ore si sta svolgendo un’altra riunione in Comune per discutere sul futuro del Gran Sasso e sulla stagione sciistica di quest’anno. Forse sarà quella decisiva. Puntualmente come ogni anno, si è parlato di rischio chiusura: Campo Imperatore aprirà i battenti?
Intanto cosa ne pensano gli appassionati dello sci, gli esercenti e tutti i dipendenti che vi lavorano con enormi difficoltà? In questo clima di incertezza, che si ripete da anni, ma che quest’anno si lascia alle spalle un’estate di polemiche, la campagna di prevendita degli abbonamenti è partita ugualmente, da qualche giorno. Una quindicina di tessere vendute finora, un dato che rispecchia quello degli anni passati. Nel caso in cui non si dovesse aprire le somme verranno rimborsate agli sciatori.
Intanto si attende il 21 settembre per l’inizio degli interventi di manutenzione alle Fontari e il 30 settembre, quando scadrà il contratto di gestione dell’hotel di Campo Imperatore con l’imprenditore Paolo Pecilli.
In questo clima di incertezza gli attacchi sono arrivati da ogni dove. Dalla CGIL che mette l’accento sui ritardi che riguardano i problemi tecnici. «E’ grave affrontarli con tempi risicati – afferma il sindacato – Ed è ancora più grave che il direttore esercizio dell’azienda, sotto contratto da più di un anno, si rivolga ora alla ditta costruttrice per farsi dare pareri che ovviamente avrebbe potuto richiedere con il dovuto anticipo. Gravissima la superficialità e il distacco con cui l’amministratore unico si impegna a restituire gli incassi della prevendita in caso di mancata apertura».
Anche da Guido Liris, capogruppo di Forza Italia al Comune dell’Aquila, non mancano gli attacchi all’amministrazione: «La Sinistra vuole la morte del Centro Turistico Gran Sasso: in queste condizioni la stagione invernale non partirà e i dipendenti staranno a casa! E’ sufficiente andare a verificare le condizioni dell’Albergo a Campo Imperatore, dell’Ostello, dell’Hotel Cristallo, del Rifugio Fontari per avere una chiara e lampante testimonianza di come l’amministrazione Cialente abbia consentito il degrado totale degli immobili. Se è vero che Cialente ha 40 milioni di euro, come più volte sbandierato, perché non ne ha utilizzato una quota parte per migliorare le condizioni delle strutture immobiliari, in primis lo storico Albergo di Campo Imperatore?».