L’Aquila Calcio: vittoria all’ultimo respiro contro l’Arezzo

di Claudia Giannone
Il cielo piange, insieme ai toscani: è sotto la pioggia che l’Arezzo gioca un match costellato da occasioni importanti, ma alla fine è L’Aquila ad agguantare la vittoria, arrancando fino all’ultimo minuto. Nonostante la grinta dimostrata dai padroni di casa, nonostante il doppio giallo ricevuto da Piva al 40′ del secondo tempo, gli abruzzesi guadagnano altri tre punti per la difficile scalata alla classifica.
L’assenza di Ceccarelli, a causa della squalifica rimediata nel corso dell’incontro casalingo con la Pistoiese, porta il tecnico aquilano a schierare soltanto De Sousa e Sandomenico, aiutati da quello che sembra diventare sempre più un punto fermo del team, Manuel Mancini. Non c’è stata, invece, la possibilità di vedere in campo il giovane Andrea Mancini, dato come favorito da molti alla vigilia della partita.
L’Aquila sembra iniziare nella maniera migliore, ma in realtà l’offensiva dei rossoblù si rivela un fuoco di paglia: al 10′, una punizione di Manuel Mancini serve Sandomenico, che fa immolare per la prima ed unica volta della prima frazione il portiere avversario. Da questo momento in poi, infatti, inizia il bombardamento da parte dei padroni di casa: un bombardamento che sfianca il team di Carlo Perrone, ma che non giunge a nulla di concreto.
Al 18′, inizia il gioco dell’Arezzo: su calcio d’angolo, Tremolada riceve palla davanti alla porta, ma ad opporsi al suo tentativo è il suo compagno Sperotto. Due minuti dopo, a ripetere la manovra offensiva è Covi, ma il giocatore solo davanti alla porta manda alto sulla traversa.
Al 22′, Feola tenta, ma Zandrini si oppone. I toscani crescono sempre di più nel corso del primo tempo, trovandosi quasi sempre nella metà campo aquilana, mentre gli ospiti non riescono più ad avvicinarsi all’area avversaria.
Di nuovo al 35′, un’occasione clamorosa per l’Arezzo: Covi di testa colpisce il palo, pensando ad una rete già segnata; sulla respinta del legno si trova Tremolada che calcia a botta sicura, ma questa volta è Anderson a respingere, salvando la porta. Ed è ancora una volta, due minuti dopo, il difensore aquilano a rappresentare un’importante risorsa per la squadra abruzzese: Zandrini non trattiene su un tiro insidioso di Tremolada, ma fortunatamente Anderson si trova di nuovo al posto giusto al momento giusto e spazza via.
Squadre che rientrano in campo decisamente più scomposte, con L’Aquila che si chiude e l’Arezzo che resta più propositivo: se non fosse per una conclusione a giro di Mancini all’8′ minuto che termina sul fondo, ma che ricorda il goal del 2-0 alla Pistoiese, i rossoblù potrebbero dirsi assenti per tutto l’incontro.
Quando ci si mette la sfortuna, però, le cose non riescono ad andare per nessun verso: al 28′, infatti, un gran tiro di Tremolada favorisce Feola, ma la sua palla termina sulla traversa e ancora una volta i legni negano il vantaggio ai padroni di casa. E come si dice, goal non fatto, goal fatto, alla fine del match è L’Aquila a trovare la palla fortunata: al 47′ minuto, una punizione dalla grande distanza battuta da Bensaja termina clamorosamente in porta, tra lo stupore generale, i festeggiamenti aquilani e la delusione dell’Arezzo.
Una nuova prova di coraggio per i rossoblù, che svaligiano i toscani e tornano a casa con tre punti in più: cinque in classifica, primo posto temporaneo ed una nuova sfida all’orizzonte, quella contro il Pontedera.
L’AQUILA CALCIO: Zandrini, Sanni, Piva, Maccarrone, Anderson, Bensaja, Bigoni, De Francesco, De Sousa (38′ st Triarico), Mancini M. (42′ st Di Mercurio), Sandomenico (21′ st Perna). A disp.: Savelloni, Cosentini, Iannascoli, Stivaletta, Mancini A. All. Carlo Perrone.
AREZZO: Baiocco, Panariello, Carlini, Gambadori, Monaco, Sperotto, Feola (41′ st Calabrese), Capece, Cori, Tremolada (33′ st Ceria), Defendi (24′ st Betancourt). A disp.: Rosti, De Martino, Milesi, Madrigali, Maciangelo, Del Magro, Vinci, Pugliese, Mariani.
AMMONITI: Feola, Piva, Betancourt.
ESPULSI: 40′ st Piva per doppia ammonizione.
RECUPERO: 2′ pt, 4′ st.